Como, il Comune vende case
per rimpinguare le casse vuote

Pronta una delibera per cedere 62 appartamenti e 26 posti auto. L'assessore Cenetiempo promette di investire il ricavato per ristrutturare gli alloggi che attualmente non sono assegnabili perché non a norma

COMO - In vendita 62 alloggi e 26 posti auto di proprietà del Comune, per un valore complessivo che supera i 4 milioni e 600mila euro. Si tratta dell'8% del patrimonio di Edilizia residenziale pubblica, che comprende in totale 756 unità immobiliari. La novità è contenuta nella proposta di delibera approdata in consiglio comunale nella tarda serata di lunedì. Un «programma per la valorizzazione e la razionalizzazione», articolato in cinque anni, che non prevede soltanto la vendita ma anche la riqualificazione, con le risorse recuperate, di 39 alloggi comunali attualmente inutilizzabili e dello stabile a rustico in via Bernardino da Siena, oltre agli adeguamenti impiantistici per la messa in sicurezza di ulteriori 524 unità immobiliari. Il “tesoretto” verrà ottenuto, nel dettaglio, grazie alla cessione di 18 alloggi in condominio con privati (valore complessivo 1,3 milioni di euro) e di 44 situati all'interno di stabili interamente di proprietà comunale (per un totale di 3,3 milioni). Nel primo caso, si tratta di 4 unità libere, 3 occupate da inquilini che hanno dato l'assenso all'acquisto e 11 con inquilini contrari all'acquisto, nel secondo caso le unità libere sono 8, mentre 26 quelle occupate ma con il sì degli assegnatari all'ipotesi di acquisto e 10 quelle con inquilini non intenzionati ad accettare la proposta del Comune. In totale: 12 alloggi liberi, 29 occupati ma con assenso all'acquisto e 21 occupati senza interesse all'acquisto.
In una prima fase, l'Amministrazione comunale ha chiesto agli assegnatari di indicare l'eventuale interesse all'acquisizione della casa e ha poi escluso dal piano di vendita gli stabili in cui i «no» risultavano pari o superiori a un terzo del totale degli alloggi compresi nel condominio: è il caso delle unità in via Artaria 12, via Baserga 47/49, via Lissi 7 e 7/A, via Magenta 11. Simile la procedura seguita per gli alloggi all'interno di edifici interamente comunali, dopo una prima fase in cui erano stati scartati a prescindere gli immobili di recente costruzione (via Anzani, via Polano) o interessati da lavori rilevanti (via De Cristoforis, via Turati), poiché i costi elevati avrebbero di fatto reso impossibile l'acquisto da parte degli inquilini. Esclusi anche gli immobili in centro e quelli del complesso “San Bernardino” (quest'ultimo in quanto compreso in una zona che il Comune vorrebbe completamente riqualificare). Mentre non verranno venduti a causa della prevalenza di «no» all'ipotesi di acquisto gli stabili di via Muggiò, via Filzi 7 e 8, via San Felice.
La vendita delle unità immobiliari (l'elenco si trova nella scheda in questa pagina) avverrà, come detto, nell'arco di cinque anni dal via libera al piano (lunedì in consiglio non si è arrivati al voto, che slitta alla settimana prossima visto che la seduta di domani è dedicata all'assestamento di bilancio). «Il cronoprogramma - specifica l'allegato alla delibera - prevede di alienare nel primo triennio alloggi liberi o con assegnatario interessato all'acquisto, recuperando risorse per quasi 2,8 milioni da reinvestire negli alloggi attualmente non assegnabili». Solo una volta sistemati questi ultimi alloggi, e quindi nell'ultimo biennio, verrà attivata la procedura di mobilità per i 21 inquilini che non hanno manifestato interesse all'acquisto.
Michele Sada

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