Edilizia in piazza
contro i ritardi nei pagamenti

Prevista anche una delegazione dell'Ance di Como alla manifestazione del 1° dicembre a Roma per richiamare l'attenzione sula crisi del settore

Il mondo dell'edilizia lancia il grido d'allarme sul perdurare della crisi e delle sue pesanti conseguenze sul settore. E l'allarme partirà da Roma, dove il prossimo 1 dicembre si svolgerà una manifestazione nazionale. Anche l'Ance Como vi prenderà parte con una delegazione.
I numeri del settore parlano chiaro, la crisi ha fatto le sue vittime e sembra non arrestarsi. Le ditte della filiera dell'edilizia a Como sono calate dell'8,60%; i lavoratori sono diminuiti dell'11,40%; le ore lavorate sono in calo del 9.09% ed il monte retribuzioni è sceso del 7,83%. Ad oggi le imprese edili in provincia di Como sono 1.402, per 5.837 operai, di cui  3.756 italiani, 1.059 europei e 1.022 extra comunitari.
Il settore è piegato da una crisi senza precedenti: oltre 250.000 posti lavoro persi in tutta Italia, l'utilizzo degli ammortizzatori sociali è cresciuto del 300%, le produzioni nei settori dei materiali da costruzione hanno avuto una riduzione media del 20% e c'è stata una perdita di  70 miliardi in meno di valore complessivo delle produzioni. A questo si aggiunge il danno causato dai ritardati pagamenti della pubblica amministrazione, con punte di 24 mesi, definito dall'Ance "inaccettabile". Il quadro è di assoluta gravità, secondo gli operatori della filiera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA