Fra pochi mesi fuori in 150
Passa il decreto svuota carceri

È entrata in vigore ieri la «legge svuota carceri», ma l'effetto non è immediato e l'applicazione non è automatica. Bisognerà attendere almeno una settimana per conoscere il numero preciso dei detenuti che potranno uscire dal Bassone di Como. Ma già si calcola tra i 100 e 150

COMO È entrata in vigore ieri la «legge svuota carceri», ma l'effetto non è immediato e l'applicazione non è automatica. Bisognerà attendere almeno una settimana per conoscere il numero preciso dei detenuti che potranno beneficiare delle nuove disposizioni e cioè l'ammissione agli arresti domiciliari di chi ha un anno di pena o meno, ancora da scontare. Dal «Bassone» ieri non è uscito nessuno per effetto della nuova legge: in teoria, in 100 – 150 detenuti, nel giro di alcuni mesi, potrebbero essere ammessi ai domiciliari per scontare l'ultimo periodo di pena e in 50 nelle prossime settimane. Ma «i numeri sono ancora aleatori – sottolinea la direttrice, Maria Grazia Bregoli – le posizioni devono essere ancora valutate: nessun automatismo nella concessione e sono state poste preclusioni per l'ammissione al beneficio». Il carcere di Como, come tutti, è sovraffollato: capienza regolamentare di 462 posti, è arrivato fino a 550; gli stranieri sono anche il 60% e questo è un punto cruciale. Quando si sono verificate tutte le altre condizioni con esito positivo, il detenuto deve avere un domicilio sicuro. Preparata la pratica, sarà indispensabile il passaggio davanti al magistrato di sorveglianza.
«In tutti questi mesi, si è assistito ad un carosello di numeri, in tutt'Italia, sembravano migliaia i detenuti in uscita – sottolinea il deputato comasco leghista Nicola Molteni - Ma la Lega ha presentato una serie di emendamenti al decreto Alfano, io sono stato il primo firmatario e gli effetti sono stati raffreddati».
Maria Castelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA