Due aziende comasche
in corsa per il nucleare

La Nuova Defim di Alzate Brianza e la Cattaneo Impianti di Lomazzo pronte a certificarsi per partecipare alla costruzione delle centrali

Ci sono anche due imprese comasche in pole position per partecipare alla nuova partita aperta dal ritorno del nucleare in Italia. Sono la Nuova Defim Spa di Alzate Brianza (gruppo Feralpi) e la Cattaneo Impianti srl di Lomazzo, che hanno partecipato questa settimana all'incontro nazionale organizzato da Enel e Confindustria con le aziende della filiera nucleare in preparazione del programma di costruzione della prima nuova centrale italiana. Sono loro (fra 174 aziende lombarde) le due prescelte a Como per la fase esplorativa di market survey, che ha lo scopo di radiografare le competenze nucleari. Le due aziende sono pronte, forti del loro know-how, a partecipare a qualsiasi “esame” del caso e a farsi coinvolgere nella ripresa di produzione nucleare che dovrebbe vedere la nascita della prima centrale nel 2020.
Tuttavia ad oggi gli unici tempi certi sono quelli di costruzione di una centrale, per la quale servono cinque anni di lavoro; il rispetto della scadenza del 2020 ovviamente dipende da quando si inizia: in mezzo ci sarà la politica, che per ora ha un governo favorevole al nucleare, e poi il coinvolgimento dell'opinione pubblica. «Sono tutte riserve – dice Franco Pietrobon, responsabile tecnico-commerciale di Cattaneo Impianti – considerate, ma di certo alla riunione romana abbiamo avuto una gran bella sensazione nel sentire i presidenti di Enel e Confindustria dare aggiornamenti sull'avanzamento di questo processo e soprattutto dare delle date di scadenza».

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