La neve ha svuotato i negozi
ma ora scatta la corsa finale

Meno male che la neve è durata solo un giorno. E ieri, pian piano, i comaschi hanno ricominciato ad uscire, prima titubanti per l'allarme ghiaccio che comunque resisteva anche sulla pavimentazione del centro, poi confortanti dal cielo sereno e quindi decisi a sfidare il gelo per il sabato di compere in centro Como.

COMO Meno male che la neve è durata solo un giorno. E ieri, pian piano, i comaschi hanno ricominciato ad uscire, prima titubanti per l'allarme ghiaccio che comunque resisteva anche sulla pavimentazione del centro, poi confortanti dal cielo sereno e quindi decisi a sfidare il gelo per il sabato di compere. Perchè quando nevica c'è il fuggi fuggi generale. È già tanto se la gente esce a prendere il pane, possibilmente nel panificio più vicino, figurarsi se si avventura a sfidare code per i regali di Natale. E infatti, come dice Giansilvio Primavesi, presidente di Confcommercio, «mi hanno detto che venerdì nei negozi hanno fatto di tutto fuorchè vendere». «Un disastro, non si è visto nessuno se non quei pochi coraggiosi che voluto uscire a tutti i costi». Questo è l'ultimo fine settimana di shopping. Natale è sabato. E siccome settimana prossima pioverà i commercianti confidano nella giornata di oggi in cui invece dovrebbe essere sereno come ieri. «Abbiamo ancora un po' di giorni per rifarci. Non siamo ancora alla fine», dice ancora Primavesi. In generale la tendenza è quella, fare pensierini, più che regali. Del resto sono anni che sono diminuiti anche i regali delle aziende, fino a sei anni fa i regali aziendali potevano piacere o meno ma avevano un valore, orologi tipo Swatch, cravatte, sciarpe, profumi. Poi c'è stato il crollo dei mercati, e con esso anche il crollo dei doni e via via il potere di acquisto dei comaschi che va di pari passo con la capacità di spendere delle aziende. Ma mentre l'anno scorso c'era stata una riduzione più brusca, quest'anno si è ricominciato a spendere, ma sempre avendo sempre ben presente il budget. E infatti se si chiede ai clienti che arrivano da fuori cosa ne pensano dei negozi di Como rispondono che sono sempre bellissimi ma no hanno più quell'opulenza che avevano una volta. È la nuova tendenza. L'oggetto del desiderio non è più un marchio o una firma per la quale spendere qualunque cifra, ma un mix di capi che danno uno stile senza spendere un capitale. «Il cliente va a caccia del prezzo», come spiega sempre Primavesi.  I saldi inizieranno il 6 di gennaio ma ci sono negozi che hanno lanciato svendite e sconti già da qualche settimana, cosa insolita gli altri anni nel periodo delle feste. Ci sono anche catene di negozi che fanno sconti alla cassa, un capo sconto 5 per cento, due sconti 10, tre sconto 20. In altri se compri tre capi, il terzo è gratis. Oppure se presenti la lettera di Natale alla cassa hai lo sconto del 20 su tutto. Insomma ognuno cerca di ingegnarsi come può per cercare di attirare il maggior numero di clienti e vendere il più possibile per non chiudere l'anno in rosso. Oggi quindi sarà un'altra giornata di negozi aperti e il tempo dovrebbe richiamare il bagno di folla dei fine settimana di sole.
«Bisogna aspettare la fine dell'anno, ma possiamo dire che quest'anno va meglio - conclude Primavesi -. Di sicuro dobbiamo aspettare la fine della stagione per tirare le somme».

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