Si toglie la vita a 30 anni
Era rinchiuso al Bassone

L'uomo era in cella dopo aver rubato due auto e aver provocato altrettanti incidenti nell'arco di una manciata di minuti. Giusto il tempo per far scattare l'allarme e far intervenire i carabinieri, che lo hanno arrestato. Da allora era rinchiuso nel Bassone. Sarebbe uscito di carcere nel 2012, se non avesse deciso di farla finita in un modo terribile.

COMO Il suo ultimo giorno di libertà se l'era giocato proprio male, con due auto rubate e altrettanti incidenti nell'arco di una manciata di minuti. Giusto il tempo per far scattare l'allarme e far intervenire i carabinieri, che lo hanno arrestato. Da allora era rinchiuso nel Bassone. Sarebbe uscito dal carcere nel 2012, non avesse deciso di farla finita in un modo terribile.
Seconda tragedia in meno di un anno nella casa circondariale comasca, dove venerdì sera un detenuto 31enne s'è tolto la vita approfittando di un momento di assenza del compagno di cella. È stato un agente della polizia penitenziaria a trovarlo ormai esanime, con un sacchetto di plastica in testa e la bomboletta del gas accanto al corpo. Un gesto tragico ad appena una settimana dal Natale per un giovane che da anni era alle prese con problemi e affanni con la giustizia. Guai legati a problemi di tossicodipendenza e piccoli reati che, ammonticchiati l'uno sull'altro, ne hanno causato la carcerazione.
Il 31enne era detenuto nel braccio definitivo, del Bassone. Era in cella dal maggio scorso, da quando cioè era stato arrestato dai carabinieri di Erba. Condivideva la detenzione con un altro "ospite", pure lui con oltre un anno da scontare. Venerdì sera quest'ultimo si è allontanato dalla cella. Il 31enne ha usato il gas di una bomboletta e un sacchetto di plastica per dire addio a un'esistenza difficile.
Il 6 maggio scorso un'identica sorte era toccata a un rapinatore di professione, trent'anni dentro e fuori dal carcere. Si era tolto la vita impiccandosi con il laccio delle scarpe. Sul calendario all'interno della sua cella, sulla giornata del 6 maggio, aveva annunciato il suo suicidio scrivendo: «fine».
Era da quattro anni che nel carcere comasco non si registravano suicidi. L'anno orribile del Bassone è stato il 2004. Quando tra settembre e novembre ben tre detenuti persero la vita nelle celle del carcere comasco. Undici in tutto le vittime negli ultimi cinque anni: è il dato relativo ai decessi avvenuti al Bassone e raccolti dall'Osservatorio permanente sulle morti in carcere. Il primo caso risale alla fine dell'inverno del 2004 quando il 25enne Oscar venne trovato ormai esanime della sua cella. L'autopsia rivelò: overdose. Sergio, 28 anni, morì che era invece l'estate dello stesso anno e il referto parlò di malattia. Quindi ebbe inizio la serie di suicidi: tre di fila da quello di un detenuto rumeno di 40 anni, trovato privo di vita il 2 settembre del 2004, fino alla 34enne Maria, morta il 7 novembre. Tre le morti nel 2005: a febbraio Carlo, 54 anni, per malattia; a ottobre Patrick, 23 anni, per suicidio; a Santo Stefano un 37enne per overdose. L'ultimo decesso accertato al Bassone, prima di quelli di quest'anno, risale al luglio 2006 quando il 36enne Vincenzo morì per cause mai accertate con chiarezza.

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