Influenza, epidemia tra i bimbi
ma non è ancora arrivato il picco

I medici comaschi hanno registrato i primi casi, in questi giorni, anche tra gli adulti. Complici le tavolate di Natale e dintorni che favoriscono gli incontri e la circolazione dei germi

COMO - L'influenza è arrivata e sono già centinaia i comaschi messi ko dal virus. Il picco vero e proprio arriverà a fine gennaio, ma la curva epidemica ha iniziato a salire. Negli ultimi due giorni, alla riapertura degli studi dopo le feste natalizie, i medici di Medicina generale hanno visitato i primi adulti con i sintomi dell'influenza, mentre si registra già un boom tra i bambini (i pediatri comaschi sono alle prese con un gran numero di casi). Secondo gli esperti, hanno contribuito alla diffusione del virus i contatti ravvicinati inevitabili durante le feste, ma il numero delle persone contagiate aumenterà in misura ancora più significativa alla riapertura delle scuole, per arrivare al picco entro tre o quattro settimane. L'influenza di quest'anno, comunque, non dovrebbe essere particolarmente “aggressiva”.
«I primi casi ci sono, ho visitato qualche paziente con l'influenza – spiega il presidente dell'Ordine dei medici, Gianluigi Spata – anche se l'epidemia non è ancora decollata del tutto. Altri comaschi sono stati colpiti da fastidiose forme gastrointestinali». Segnala qualche caso anche Arnaldo Butti, medico di Albate: «E non mancano le forme bronchiali – aggiunge – In vista del picco dell'influenza non ci sono timori, visto che il virus Ah1n1 di cui tanto si era parlato l'anno scorso è stato “declassato” a virus non pandemico e inserito nel vaccino». Come detto, sono davvero molti i bambini colpiti da influenza: «Tantissimi – conferma Roberta Marzorati, pediatra – Hanno iniziato ad ammalarsi proprio il giorno di Natale e oggi (ieri, ndr) sto visitando pazienti in continuazione. E in molti casi si tratta di un'influenza che complica in broncopolmonite».
Quanto alle prossime settimane, Fabrizio Pregliasco (virologo dell'Università degli Studi di Milano e tra i massimi esperti di influenza) spiega: «Assisteremo a un incremento notevole di casi, ma già nell'ultima settimana i baci e gli abbracci fra amici e parenti hanno favorito la diffusione del virus. Inizialmente l'influenza era attesa per Natale in misura più massiccia, ora riteniamo che la curva si impennerà dopo l'Epifania per arrivare al picco a fine gennaio. In Inghilterra - aggiunge Pregliasco - segnalano qualche caso di ricovero in ospedale a causa del virus Ah1n1, è l'unica preoccupazione ma non è detto che da noi il copione si ripeta. Dovrebbe essere una stagione influenzale “normale”». I dati della rete di sorveglianza Influnet segnalano, durante l'ultima settimana, «un'incidenza lievemente superiore a quella delle precedenti stagioni influenzali, tranne quella pandemica dell'inverno scorso».
Michele Sada

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