Politica, gli uomini di fiducia
ci costano 1,3 milioni all'anno

Viaggio tra assistenti, dirigenti e figure direttivi di Palazzo Cernezzi e di Villa Saporiti. Record al segretario e direttore generale del Comune di Como: 16mila euro mensili

COMO - Gli uomini di fiducia della politica intesi come dirigenti, segretari e ruoli direttivi che vengono assunti in Comune e in Provincia per la durata del mandato del sindaco o del presidente costano poco meno di un milione e 300mila euro l'anno. A questi, poi, vanno aggiunti i portaborse di parlamentari e consiglieri regionali.
A Palazzo Cernezzi i contratti a scadenza di mandato costano complessivamente 682.952mila euro, di cui un terzo utilizzati per lo stipendio del segretario generale e direttore generale Nunzio Fabiano con 241.595 euro lordi l'anno (16mila euro mensili per le due cariche). Quattro le figure dirigenziali: Marco Fumagalli (Comunicazione, Urp e Commercio ad interim) con 55.329 euro l'anno in base al contratto giornalistico; Tullio Saccenti che ha seguito la campagna elettorale di Bruni (capo di gabinetto, partecipate ad interim la Cultura) con 94.708 euro; Roberto Laria (Urbanistica) con 105.407 euro e Camilla Dotti (Ufficio stampa) con 38.341 euro. Sette sono i cosiddetti "Bassanini" che lavorano per i diversi componenti della giunta: Emanuela Avaro (1929,02 euro lordi mensili) al settore legale, Sara Biondi (1779,14 euro) per il vicesindaco Molinari, Patrizia Coratella (1449,23 euro per 30 ore settimanali) per Scopelliti; Cristina De Biasi (1929,02) per Anna Veronelli; Sara Granturco(1669,86) per Etta Sosio; Manuela Mariani (1779,14) segretaria del sindaco e Micol Ramundo (1929,02) segretaria del presidente del consiglio Pastore. Tre i contratti a mandato trasformati in tempo indeterminato dopo un concorso: Helga Bellugi, Matteo Della Vedova e Francesca Testoni.
Spostarsi a Villa Saporiti significa avere personale di fiducia per un costo di 545.662 euro l'anno. Il segretario generale Luigi Burti ha uno stipendio lordo annuo di 97.327 euro. Quattro le figure dirigenziali: Claudio Comolli (Polizia provinciale e protezione civile) con 89.343 euro; Marco Testa (Patrimonio, economato, caccia e grandi eventi) con 83.198 euro e Maria Luisa De Santis (e-government) con 27.187 euro oltre a un'indennità aggiuntiva ad personam di 30.350 euro l'anno per un totale di 57mila euro. Dodici, invece, i cosiddetti "Bassanini" che hanno qualifiche e ruoli diversi: Chiara Anzani (21.783 euro) che lavora per l'assessore Colombo; Michela Antinozzi, figlia del direttore generale uscente dell'Asl, (21.783 euro) per l'assessore Mascetti; Viviana Bramani (21.783 euro) per la polizia locale; Paola Conti (21.783 euro) all'ufficio lavoro; il consigliere comunale Piercarlo Frigerio (27.186 euro con un'aggiunta di 6mila euro lordi annui per attività forfettarie legate ad incarichi extra orario normale) per l'assessore Polledrotti; il fratello del pm Daniela Meliota, Massimo Meliota (21.783 euro) per l'assessore Fermi; Sabina Napoli (21.783 euro) sempre per Fermi; Erica Sacchi (part-time da 18 ore) per Mojoli; Barbara Hilde Riva (21.783 euro) per Tambini; Matteo Vanetti (27.186 euro) all'ufficio stampa e Loredana Zingale (27.186 euro) per Cinquesanti. C'è poi Giulia Manzeni che lavora con Fermi: lei però è già in pianta organica a tempo indeterminato, ma viene utilizzata come Bassanini. Due i Bassanini assunti in seguito al concorso: il consigliere comunale Guido Martinelli e il sindaco di Turate, fedelissimo di Carioni, Cristian Banfi.
Capitolo a parte è quello dei portaborse veri e propri, di cui non si conoscono i compensi. Si tratta degli assistenti di parlamentari e consiglieri regionali. Il senatore del Pdl Alessio Butti ha dato l'incarico al consigliere comunale Roberto Tenace mentre con la deputata Pd Chiara Braga collabora Carla Gaiani. Nessun assistente per i leghisti Nicola Molteni, Erica Rivolta e Armando Valli "Mandell" e nemmeno per Lucio Stanca (Pdl). E al Pirellone? Sono aiutati dallo staff del partito di appartenenza il leghista Dario Bianchi e il capogruppo Pd Luca Gaffuri. Gianluca Rinaldin (Pdl) al momento non ha nessun assistente, mentre il collega di partito Giorgio Pozzi ha come collaboratore Andrea Racheli. Che ha anche un posto nel cda di Asf.
Paolo Moretti
Gisella Roncoroni

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