
Homepage / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 07 Gennaio 2011
Meningite, altro caso a Faloppio
Ancora grave la ragazza di Appiano
Tra i due episodi, è bene specificarlo, non c'è alcuna correlazione, tanto che l'azienda sanitaria sottolinea: «Non esistono ragioni di allarme sanitario»
Tra i due episodi, è bene specificarlo, non c'è alcuna correlazione, tanto che l'azienda sanitaria sottolinea: «Non esistono ragioni di allarme sanitario». Anche nel caso di Faloppio sono già stati individuati tutti i contatti stretti e ripetuti avuti dal paziente nei dieci giorni che hanno preceduto l'esordio dei sintomi (in totale una trentina di persone, tra familiari e amici, sono state sottoposte alla profilassi farmacologica). Ogni evento segnalato all'Asl, infatti, comporta un'inchiesta per la ricerca dei contatti e, se previsto dalle indicazioni tecnico-scientifiche, la somministrazione di uno specifico antibiotico. La ragazza di Appiano, che avrebbe contratto la malattia durante un recente viaggio all'estero, resta sotto stretta osservazione ma non è in pericolo di vita.
«La meningite è una malattia severa, tuttavia con una diagnosi precoce e una terapia iniziata rapidamente la prognosi diventa favorevole - spiega il primario di Malattie infettive del Sant'Anna, Domenico Santoro - Si tratta di un'infiammazione delle meningi, i tessuti che avvolgono l'encefalo, causata da batteri, virus o altri agenti infettivi. La forma meningococcica ha una prima localizzazione nel naso e nella gola, poi nelle meningi. Mentre quella pneumococcica è una complicanza di un'otite o polmonite. La pericolosità è data dal fatto che interessano il sistema nervoso centrale».
La forma meningococcica si trasmette per via aerea, tramite le goccioline di saliva. Quanto ai sintomi: «Cefalea, febbre alta, vomito a getto senza nausea, rigidità nucale e, nel caso della meningococcica, macchioline scure sulla pelle».
© RIPRODUZIONE RISERVATA