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Mercoledì 12 Gennaio 2011
L'addio ad Albanese
Avvocato dei deboli
Cinquant'anni e cinque figlie, si è spento nella sua casa di Como ucciso da un male rapido e feroce. Domani alle 15 i funerali nella chiesa di San Bartolomeo
Sposato e padre di ben cinque figlie - la più grande di 20 anni, la più piccina di quattro - Albanese si è arreso a una malattia dal decorso rapidissimo, che lo aveva sorpreso subito dopo l'estate.
In realtà se ne è andato anche un po' improvvisamente, benché in pochi, ormai, nutrissero illusioni sul decorso del male che lo divorava. Ha parlato al telefono con la sua assistente, in studio, poi si è spento, vicino alla moglie e alla figlia primogenita, entrambe in casa con lui. «Non aveva piena contezza dell'energia del male che lo aveva colpito - ha ricordato ieri suo fratello Guido - anche se sapeva di dover combattere. Aveva affrontato le cure con coraggio e con ottimismo, ci sembrava anche che il suo corpo avesse reagito discretamente, benché i medici che gli avevano diagnosticato il male fossero stati chiari, dandoci davvero poche speranze».
Per diversi anni consigliere dell'ordine degli avvocati (restò in carica dal 1996 al 2003), Albanese - che come il padre Salvatore, a sua volta avvocato, era originario della provincia di Reggio Calabria - viveva a Como da sempre. Studente del liceo classico Volta e della Università Cattolica di Milano, dove si era laureato nel 1984, lascia di sé il ricordo di un uomo di grandi passioni. Spiritoso, sorridente, preparato e appassionato di un lavoro in cui da anni si gettava a capofitto ogni mattina, negli ultimi anni si era distinto in diversi processi e indagini importanti, dall'inchiesta sulle tangenti nel turismo «Lake Holidays», al processo sulle cosiddette «patenti facili». Aveva modi spicci, fintamente burberi, era un cattolico molto pragmatico che sapeva essere anche riflessivo, soprattutto - ed è una qualità che gli riconosce chiunque l'abbia conosciuto - era un idealista, di quelli capaci ancora di battersi a fondo per i più deboli. «Un collega straordinario e un autentico amico», ha detto di lui ieri il presidente dell'Ordine degli avvocati Alessandro Patelli.
Autentica colonna della parrocchia di San Bartolomeo, che frequentava da sempre, in quella chiesa sarà accompagnato oggi per l'ultima volta. Il funerale è fissato questo pomeriggio alle 15.
Stefano Ferrari
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