Benzina, cambia la carta
Niente sconto senza pin

Dal 1° marzo si passa alla tessera sanitaria. Ma serve il numero segreto per ottenere il bonus. Ecco come fare

COMO - Dal primo marzo, i comaschi distratti non potranno più fare il pieno di benzina scontata e dovranno pagarselo per intero. Tra 46 giorni, le carte sconto benzina, in vigore da oltre dieci anni, non valgono più e solo la carta regionale dei servizi, Crs, attivata dall'apposito codice o pin personale, consentirà di rifornirsi di benzina agevolata nei distributori dei 115 Comuni che rientrano nella fascia beneficiaria, distante dagli zero ai venti chilometri dalla frontiera. Il nuovo sistema sarebbe dovuto scattare dal primo gennaio 2011, ma il Pirellone s'è reso conto che dicembre era già un mese di incombenze e ha concesso ai cittadini più tempo per mettersi in regola. Infatti, la carta regionale dei servizi è ormai un documento che hanno tutti, ma non tutti hanno il pin, cioè il codice per attivarla e c'è chi non s'è accorto che è scaduta e ne deve chiedere una nuova. Dove: alla Asl, ai Comuni abilitati o a Spazio Regione, lo sportello dei cittadini presso il Pirellino, in via Benzi - Viale Varese a Como. Oppure, può collegarsi al sito Internet della Regione Lombardia dedicato alla carta dei servizi, www.crs.lombardia.it e farne richiesta.
Un minuto dopo la mezzanotte di ogni giorno, la Regione saprà quanti litri sono stati erogati per distributore e a chi. La carta regionale dei servizi, infatti, contiene anche il codice fiscale del titolare e pure i familiari del proprietario dell'autoveicolo saranno autorizzati a far rifornimento con lo sconto. Ma il proprietario dell'autoveicolo dovrà segnalare al proprio Comune i familiari ai quali estendere il beneficio. Anche la loro carta dei servizi sarà così abilitata. E l'entità dello sconto? La base resta quella attuale, 18 centesimi di sconto a litro per i residenti entro i 10 km dalla frontiera; 10 centesimi tra i 10 e i 20 km. Ma il prezzo finale sarà allineato a quello degli impianti ticinesi: sarà l'ambasciata italiana in Svizzera che lo comunica alla Regione e il prezzo della benzina scontata nelle zone di frontiera non potrà mai essere inferiore a quello praticato in Canton Ticino, ma di sicuro non renderà conveniente fare il pieno Oltrefrontiera. Anche in questi dieci anni, più volte lo sconto non è bastato a frenare la concorrenza ticinese e non sarà più così. La rivoluzione – bis ha copertura finanziaria: è assicurata dallo Stato con la compartecipazione della Regione all'Iva nei limiti di 20 milioni di euro l'anno. Significa che di tutte le imposte pagate, qualcosa ritorna dalle nostre parti, sotto forma di benzina agevolata. Il decreto risale al 2009: da allora, sono successe molte cose che hanno rischiato di compromettere il beneficio.
Maria Castelli

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