Centinaia di controlli sulle caldaie
e ci sono anche multe da mille euro

Lotta all'inquinamento da polveri sottili: aumentano i controlli sulle caldaie, diminuisce il numero delle sanzioni. Ma non l'importo: arriva a mille euro oltre la metà delle multe inflitte per impianti non conformi e quindi anche pericolosi, non assoggettati a manutenzione

a.savini

COMO Lotta all'inquinamento da polveri sottili: aumentano i controlli sulle caldaie, diminuisce il numero delle sanzioni. Ma non l'importo: arriva a mille euro oltre la metà delle multe inflitte per impianti non conformi e quindi anche pericolosi, non assoggettati a manutenzione. «E quest'anno, i controlli dovranno raggiungere il 5% dei 23.000 / 25.000 impianti - è la disposizione dell'assessore all'ambiente, Diego Peverelli - l'amministrazione ha compiuto una scelta, quella di non bloccare il traffico per un giorno, ma di eseguire verifiche sulle origini dell'inquinamento, perché è necessario intervenire sulle cause». Un intervento molto ampio, che in futuro prevederà controlli sulle emissioni dei cantieri, delle industrie, delle macchine agricole, dal momento che un nuovo tipo di assetto delle città e una nuova organizzazione del traffico, fondato sui mezzi pubblici e sulla cura del ferro sono molto più complicati e richiedono programmi pluridecennali. Le caldaie e gli impianti termici, dunque, sono nel mirino e chissà che giustificazione ha trovato chi ha comprato l'apparecchiatura nel 1992 e poiché ha sempre funzionato, ha provveduto solo alle bollette e non alla manutenzione, al controllo dei fumi, allo stato di sicurezza. Forse ci sono da porgere i complimenti al costruttore, ma è stato inevitabile appioppare mille euro di multa all'utilizzatore. I dati: nella campagna di controllo sugli impianti termici del 2009 il Comune ha effettuato 600 verifiche, di cui 56 su centrali termiche ed ha erogato 55 sanzioni a responsabili di impianti, manutentori ed installatori. Nella campagna 2010, al 31 dicembre scorso, erano state effettuate 900 verifiche, e 32 le sanzioni irrogate responsabili di impianti, manutentori ed installatori. «Sono verifiche condotte con risorse interne - precisa l'assessore - non abbiamo fatto ricorso a società esterne, per una miglior gestione». Intanto, sempre più cittadini, singoli proprietari di abitazione o condominii, si mettono in regola: nel Catasto unico degli impianti termici, Curit, per quanto riguarda Como, nel 2009 sono pervenute 9.319 dichiarazioni di avvenuta manutenzione, prova fumi e bollino del Comune. Nel 2010, le dichiarazioni sono state 9834, oltre 500 in più. E continua la sostituzione di impianti: nel 2008, ne furono sostituiti 1.254; l'anno scorso 740; due anni fa, 944. Le dichiarazioni di avvenuta manutenzione, secondo a potenza della caldaia, hanno costi variabili tra i 5 e i 90 euro. Numeri che danno l'idea dei costi. Forse, però, l'aria ringrazia.
Maria Castelli

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Sabato 29 Gennaio 2011

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