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Giovedì 10 Febbraio 2011
Rubygate, indagini a Lugano
Nel mirino i conti di Lele Mora
Non c'è pace per Lele Mora, promoter e manager di gran parte delle starlettes coinvolte nello scandalo del cosiddetto Ruby-gate. Neppure l'aver trasferito la propria residenza nella centralissima via Nassa, a Lugano, gli è bastato a sottrarsi alle luci della ribalta giudiziaria nazionale
In particolare, i magistrati milanesi sospettavano, e sospettano, che, tramite l'amico Emilio Fede, Mora abbia ricevuto un milione e 450mila euro (a titolo di "prestito" personale o di pagamento per servizi della sua agenzia, è ancora tutto da verificare) e che questi soldi siano anche andati a finire su qualche conto oltre confine. Un dato è certo: Lele Mora, in Italia, non risulta più proprietario di nulla. Non della mega villa in Sardegna, non delle quote del Billionaire, il locale dell'amico Briatore, non di case, appartamenti, partecipazioni societarie. Tutto risucchiato nel fallimento e nel buco della «Lm management», la società che apparteneva a Lele Mora e per la quale l'Agenzia delle Entrate starebbe già battendo cassa, pretendendo un saldo di arretrati di circa cinque milioni di euro. Insomma, in Procura a Lugano si aspettano prima o poi una richiesta di rogatoria, che consenta di svolgere le verifiche contabili del caso. Del resto Lele Mora, in Ticino, si fa vedere sempre più spesso. È così già da alcuni mesi: agli annali delle cronache d'oltreconfine c'è già, per esempio, l'inaugurazione - alcuni mesi fa - dell'Antico grotto di Caprino, in cui si "esibì" l'estate scorsa assieme a una selezione di ragazze della sua scuderia. Della sua avventura con quel locale (che nel frattempo sarebbe incappato in una serie di difficoltà finanziarie) e delle sue frequentazioni ticinesi ha parlato in questi giorni anche il settimanale Il Caffè, anticipando pure l'eventualità di una rogatoria nell'ambito dell'inchiesta per concussione sul Ruby-gate.
Agli annali delle cronache d'oltre confine c'è anche la comparsata di tale Francesca Cipriani, procace protagonista della trasmissione tv «La Pupa e il secchione», nonché "cliente" di Lele Mora, che lo stesso Mora portò con sé all'inaugurazione del locale oltreconfine. Alla domanda di una giornalista di Teleticino che le chiedeva se fosse o meno interessata a qualche apparizione anche alla televisione nazionale svizzera, rispose serafica: «Sì, certo che mi piacerebbe. Ma non so lo svizzero».
St. F.
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