L'esperto di polmoni:
"Traffico da bloccare"

«Se toccasse a me decidere, non solo farei il blocco, ma lo farei addirittura due giorni. Partirei al sabato e andrei avanti fino al lunedì mattina». Lo pneumolgo vede i polmoni dei comaschi e l'effetto che fa lo smog. Perciò questo sarebbe il suo consiglio

COMO «Se toccasse a me decidere, non solo farei il blocco, ma lo farei addirittura due giorni. Partirei al sabato e andrei avanti fino al lunedì mattina. Perché i blocchi del traffico servono, eccome, anche se sono antipopolari anche se la gente vuole andare in giro, anche se i cittadini si schierano contro a chi prende una simile decisione». Raffaele Giura è l'ex primario di pneumologia dell'ospedale Sant'Anna e attuale direttore sanitario della Ca' d'Industria, ribalta la teoria di chi sostiene che i blocchi del traffico sono inutili e quindi non si fanno.
«C'è uno studio inglese, uno studio molto importante, di una società scientifica molto quotata che dimostra come nei bambini che vivono in case affacciate sull'autostrada l'incidenza della bronchite è infinitamente superiore agli altri. Questi prova che c'è una stretta correlazione tra lo smog e la bronchite cronica. Del resto la bronchite è un'irritazione e il maggior irritante è l'inquinamento. Ci sono donne che non hanno mai fumato in vita loro e soffrono di questa patologia. Mi sembra chiaro quale sia la causa». Secondo Giura ci sono due modi di risolvere il problema dello smog: «Uno è fermare il traffico, anche quello dei tir, però, non solo quello delle auto. Due spegnere i riscaldamenti o perlomeno tutti gli impianti che funzionano ancora a gasolio o addirittura quelli alimentati ancora a kerosene. Una delle due cose va fatta e comunque il traffico andrebbe fermato a priori. Non foss'altro che per proteggere i bambini». Giura ha spiegato più di una volta che i passeggini sono deleteri per la salute dei bambini. «È come mettere un bambino davanti a una fonte di inquinamento perché il viso dei bambini è all'altezza dei gas di scarico delle auto e respirano ancora più inquinanti degli adulti - spiega Giura -. Le mamme spingono i passeggini in mezzo al traffico quindi fermare il traffico per qualche giorno permetterebbe di levare una fonte di inquinamento ai piccoli. Insomma il traffico va fermato». Le previsioni dicono che tra oggi e domani dovrebbe tornare il freddo e da lunedì anche le piogge, esattamente come avevano preventivato i meteorologi. «Ma se non dovesse piovere? Cosa si farebbe - si domanda Giura -. Non si può andare avanti come se niente fosse. Oltretutto il problema si pone ogni anno e bisogna avere il coraggio di andare contro corrente decidendo di fermare le auto». Giura spiega che il 15% delle bronchiti croniche è dovuto allo smog. E a come ci sono almeno 11mila casi di comaschi colpiti da bronchiti più o meno gravi. E tra questi i bambini. «C'è da dire che nell'infanzia i piccoli sono più fragili e soggetti all'aggressione dei virus. Ma per loro diventa difficile guarire se vivono in un ambiente inquinato». I danni provocati dallo smog non si fermano ai polmoni. Le polveri sottili sono particelle tanto piccole da filtrare attraverso gli alveoli e arrivare al sangue. In questo modo entrano nel sangue causando  malattie sistemiche. Viene favorita la coagulazione del sangue che a sua volta può provocare infarti e ictus. L'inquinamento fa ammalare ogni anno mille persone.
Anna Savini

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Eco di Bergamo Lo smog a Como