Il tassista con il Porsche Cayenne:
"Macché nababbo, pago le tasse"

Fa discutere il caso dell'artigiano che lavora con l'auto di lusso
"Ora vi spiego perché non compro un'Opel Astra"

COMO - «Ecco la fattura: il mio Cayenne costa molto meno di quanto pensiate». Lorenzo Peroni, presidente dei tassisti di Confartigianato, non ci sta a passare per il nababbo che gira in Porsche ma piange miseria a nome della sua categoria.
Parliamoci chiaro: la Cayenne non è una macchina molto popolare.
Ecco a voi la fattura: L'auto è del 2004, l'ho comprata usata l'anno scorso a 17.800 euro. Ma non è tutto: il concessionario ha ritirato un mio vecchio Scudo e l'ha supervalutato, quindi in totale ho pagato seimila euro compreso il trapasso.
Sì ma come la mettiamo con i consumi? Quanto le costa in carburante?
Il Cayenne è un 3200 a benzina. Io ho investito duemila euro per un impianto Gpl: faccio sei chilometri con un litro, ma siccome il gas costa 78 centesimi il litro, è come se facessi i dodici con un'auto a benzina.
Ma lei con l'auto ci lavora, il carburante incide sui costi, non poteva comprarsi, che so, un'Opel Astra diesel che fa i diciotto con un litro?
Non c'è nessun taxi che fa i diciotto. Siamo sempre in città, sempre in coda. La compri lei, l'Opel Astra. La mia auto funziona bene, è comoda e sicura: tutto a vantaggio degli utenti. Tenga presente che per i tassisti l'auto è importante, è la nostra azienda.
E allora come mai i suoi colleghi non girano tutti in Cayenne? Quanti sono i tassisti italiani che lavorano in Porsche modello Ranzani, quello di Radio Deejay?
Non saprei, probabilmente nessuno, o pochi. Ma che vuol dire? Ho avuto questa opportunità, sarebbe stato stupido non coglierla. Il problema è che il Cayenne passa sempre per la macchina dei ricchi. Di colleghi che girano in Mercedes ce ne sono tanti, magari con un modello più costoso della mia Porsche, ma nessuno si meraviglia.
Ora lei non mi crederà, ma con la mia vecchia auto pagavo 80 euro in più all'anno. Io stesso non ho capito bene perché, forse si presume che i diesel facciano più chilometri, ma anche in questo caso risparmio.
E i suoi colleghi come l'hanno presa? Niente da ridire?
Niente, glielo assicuro. L'hanno presa come una cosa normale: conoscono il mercato, sanno che capita di trovare delle occasioni.
Posso chiederle quanto guadagna?
Guardi, io sono pensionato ma lavoro ancora, da quarant'anni. Faccio turni di dodici ore per guidare magari due o tre ore al giorno, guadagnando tra i cinquanta e sessanta euro in media.
Va bene, ma è disposto a dichiararci il suo reddito imponibile?
Guardi, per avere la cifra esatta dovrei sentire il mio commercialista. Posso dirle che il mio reddito imponibile è conforme a quello contemplato dagli studi di settore.
Quindi più o meno 14.500 euro di imponibile?
Sì, più o meno la cifra è quella. Onestamente mi scoccia passare per evasore perché giro con una bella macchina: io voglio pagare le tasse. E tenga presente che la mia categoria può scaricare solo i costi relativi all'auto.
Che altro dovreste scaricare? Dichiarate la metà degli insegnanti, che girano tutti in Opel Astra...
Le faccio un esempio: il regolamento del Comune impone di vestirci bene. Ma gli abiti con cui lavoro li pago io, senza nessuna agevolazione. E i pasti, non possiamo scaricarli.
Insomma, al di là del Cayenne lei ribadisce che i tassisti non se la passano troppo bene?
Sì. Che ci crediate o no, negli ultimi anni la mia categoria sta incontrando molte difficoltà.

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