A Como i privilegiati della sosta
Il Comune: «Ma ora si cambia»

Nessun incasso per il 40% scontato ai dipendenti provinciali. E scoppia il giallo sulla convenzione con il tribunale: è sparita

COMO - <+G_TONDO>Parcheggio scontato ai dipendenti della Provincia: chi paga la differenza tra la tariffa piena e quella agevolata? «Nessuno», risponde dell'assessore comunale Stefano Molinari. Palazzo Cernezzi, quindi, fa i conti ogni anno con mancati incassi dovuti all'accordo siglato con Villa Saporiti addirittura nel 2004. E così la polemica sulla sosta a prezzo ridotto - scoppiata due giorni fa - diventa rovente. Tanto che lo stesso Molinari ora annuncia un'immediata modifica dell'intesa con Villa Saporiti. Mentre diventa un giallo la vicenda della seconda convenzione finita nella bufera, quella che garantisce 200 posti auto gratuiti all'autosilo di via Auguadri per i dipendenti del tribunale: «Non siamo ancora riusciti - ammette l'assessore - a trovare i documenti firmati anni fa con il ministero della Giustizia». Ma torniamo all'Amministrazione provinciale. I dipendenti, come riportato ieri, possono acquistare da Csu tessere prepagate da 5 euro (utilizzabili in tutti i parcometri della città) al prezzo di 3 euro, oppure schede da 15 euro al prezzo di 9 euro. Uno sconto del 40% che qualcuno ipotizzava venisse coperto da Villa Saporiti. «Ho verificato con Csu, la Provincia non versa nulla - spiega Molinari - Non è corretto, se vogliono dare un'agevolazione ai loro dipendenti devono pagarsela». Ma non è l'unico cambiamento che, complice il clamore di questi giorni, verrà introdotto. Si studierà infatti un meccanismo per evitare che, come avviene attualmente, le schede siano valide per tutte le aree di sosta, in qualsiasi giorno e orario. L'obiettivo è fare in modo che siano utilizzate davvero per lasciare l'auto nelle vicinanze del posto di lavoro e non in modo improprio (in altre zone della città o nei festivi): «Sostituiremo le tessere - dice l'assessore - con un contrassegno». E il pass sarà nominale: «Oggi, invece, è impossibile scoprire se è davvero il dipendente pubblico a sfruttare la tessera o qualcun altro».
Intanto sembra scomparsa, come detto, la convenzione con il ministero della Giustizia: «Il Comune aveva concesso i posti auto gratuiti in cambio del finanziamento dei lavori per ampliare l'autosilo, ma non sappiamo se il termine fissato all'epoca è scaduto o meno (la Lega aveva denunciato che è scaduto da due anni, ndr). Spero che gli uffici rintraccino il documento. Voglio chiarire, però, che ho ereditato tutte queste situazioni». Quanto ai 40 posti auto concessi gratis ai carabinieri del comando di via Borgovico (in zona stadio e via Cantoni): «La situazione si risolverà con il trasferimento nella nuova caserma». Mentre resteranno in vigore le agevolazioni per i dipendenti comunali: 60 parcheggiano all'ex orfanotrofio di via Grossi pagando 271 euro l'anno, altri 44 all'autosilo di via Auguadri (30 pagano 29 euro al mese, 14 ne pagano 35, contro un prezzo pieno di 40 euro). Le altre agevolazioni in essere riguardano i consiglieri comunali e gli 8 dirigenti capo area (posti auto in via Perti) e gli stalli all'interno del Comune, riservati ad assessori, presidente del consiglio comunale, direttore generale e capo di Gabinetto.
Michele Sada

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