Il cantiere della paratie
si mangia pezzi di lago

La veduta aerea del maxi intervento testimonia come sia esteso l'intervento per la realizzazione dell'opera che, intanto, è ferma e rischia di restare così addirittura fino a settembre

COMO Il cantiere delle paratie o meglio, quella che nel progetto sarà la nuova passeggiata, si sta mangiando metri e metri di lago. È accaduto nel primo lotto (incompleto e chiuso da quando, dopo le polemiche, è stato abbattuto il muro) e sta succedendo nel secondo (i lavori sono fermi dal 24 gennaio scorso). Dall'alto, però, l'effetto è molto amplificato rispetto alla visuale da viale Geno. Tutta la parte d'acqua che si vede nella foto grande verrà infatti trasformata in cemento - sostenuto da quelle che in termine tecnico si chiamano "palancole" - che inghiotte qualcosa come venti metri di lago. Una trasformazione radicale dell'immagine del fronte lago che, una volta conclusa l'opera, si percepirà da tutti i punti di vista e non soltanto, come oggi, dall'alto.
La situazione del cantiere, però, è tutt'altro che semplice. Il tratto che va dai giardini a lago a piazza Cavour è esattamente nelle stesse condizioni di un anno fa, quando venne abbattuto il muro contestato da tutti. Anche l'ipotesi di una riapertura della passeggiata con il passare delle settimane si affievolisce e i ben informati parlano di un costo di circa 100mila euro (pavimentazione, illuminazione, recinzioni tutto provvisorio) per un'apertura comunque parziale.
Un punto interrogativo ancora più grande è il secondo tratto, quello che va da Sant'Agostino a piazza Cavour. Attualmente ne è stato realizzato metà e dal 24 gennaio scorso i lavori sono bloccati perché gli operai della ditta veneziana Sacaim non avevano più nulla da fare in quanto il progetto doveva essere modificato con una perizia di variante che, però, non è stata approvata. Per rivedere operai al lavoro c'è il rischio concreto che si debbano aspettare parecchi mesi: gli addetti ai lavori parlano di possibilità realistiche che il cantiere torni operativo da settembre.

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Eco di Bergamo In volo sulle paratie