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Lunedì 07 Marzo 2011
Stangata sul riscaldamento
Aumentano gasolio e metano
Stangata sul riscaldamento. E non solo per gli impianti a gasolio, per cui le famiglie possono arrivare a pagare 200 euro in più all'anno rispetto al 2009, ma pure quelli a metano, con il previsto incremento a partire da luglio
Oggi per un litro di carburante si spendono mediamente 1,299 euro al litro. L'anno scorso se ne spendevano 1,114, il che significa che il gasolio industriale ha subito un rincaro del 16,6%, percentuale che sale al 28,3 se si raffronta il prezzo con quello del 2009, quando un litro si poteva acquistare a 1,012 euro. Ipotizzando che in un condominio di 40 famiglie vengano consumati 27.500 litri all'anno per l'alimentazione della caldaia, significa che ogni nucleo spende nell'arco di 12 mesi 127 euro in più rispetto l'anno scorso, che salgono a 197 euro se si raffrontano i prezzi con quelli di due anni fa. E secondo Enrico Grigesi, amministratore delegato di Acsm-Agam, anche il metano dovrebbe presentare dei rincari il prossimo luglio.
Una ulteriore stangata dovrebbe quindi abbattersi sulle famiglie comasche nell'estate che sta arrivando. Molto dipenderà, probabilmente, dalla situazione in rapida evoluzione in Libia. Tornando al gasolio industriale, vi è da dire che nel calcolo del costo di esercizio annuo entrano in gioco molte variabili: il differente grado di redditività delle caldaie, che dipende dal tipo di impianto e dalla loro anzianità; il possesso di un impianto centralizzato (come quello ipotizzato) oppure autonomo; il numero di ore giornaliere in cui viene tenuta accesa la caldaia. Tutti fattori che diversamente combinati tra loro forniscono cifre differenti, anche se una cosa è praticamente certa: vi è stato un rincaro e a pagarlo sono le famiglie. Interessante è notare che dell'1,299 euro spesi per un litro di gasolio carburante, 0,403 euro se ne vanno per l'accisa da versare allo Stato, altri 0,216 per l'imposta sul valore aggiunto che va sempre allo Stato. In totale le imposte pesano per oltre il 47% sul prezzo pagato dalle famiglie italiane. Sempre meglio di quello che capita per la benzina, dove i balzelli arrivano ad incidere per il 55% sul prezzo finale.
Pproprio i rincari subiti da benzina e diesel si sommano per una famiglia media a quelli per il riscaldamento. È stato calcolato che il prezzo attuale della verde rispetto a due anni fa ha subito una impennata del 31,5%, percentuale che si inerpica addirittura al 37,5% per il diesel. Se si è in possesso di una vettura che percorre 10 chilometri (nel ciclo combinato urbano ed extraurbano) con un litro di benzina o di diesel, supponendo di compiere 1.000 km in un mese, significa che rispetto al 2009 il maggior esborso per il conducente dell'auto è di 445 euro per la benzina e 471 euro per il gasolio. Il che significa che per una famiglia che possiede un vettura alimentata a diesel e ha un appartamento con riscaldamento centralizzato alimentato a gasolio industriale, la maggiore spesa rispetto al 2009 arriva a sfiorare i 700 euro in un anno. Quasi due euro al giorno che pesano non poco nei bilanci di economia domestica di una famiglia media.
Luca Marchiò
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