Darsena, pesci morti
Colpa delle fogne abusive

Ancora pesci morti nella darsena tra Sant'Agostino e piazza Cavour a Como e il settore ambiente dell'amministrazione provinciale ha avviato due indagini per accertare i responsabili.

COMO Ancora pesci morti nella darsena tra Sant'Agostino e piazza Cavour e il settore ambiente dell'amministrazione provinciale ha avviato due indagini per accertare i responsabili. Dall'ultimo sopralluogo dei tecnici provinciali, avvenuto lunedì, è infatti emerso che a causare la morte dei cavedani non sarebbe soltanto il cantiere delle paratie, ma la responsabilità principale sarebbe da addebitare a una serie di scarichi fognari abusivi.
«Abbiamo fatto un'ispezione - spiega il dirigente provinciale del settore Ambiente Franco Binaghi - e abbiamo riscontrato la presenza di acqua biancastra e maleodorante che proviene da alcuni scarichi fognari chiaramente abusivi e dei quali adesso accerteremo l'appartenenza». Non solo. «Nella galleria che collega il lago alla darsena - aggiunge il dirigente di Villa Saporiti - abbiamo scoperto che ci sono alcune grate funzionali a un prelievo di acqua da parte di qualcuno. I prelievi d'acqua dal lago sono autorizzati dalla Provincia e non ci risulta alcuna autorizzazione per quello che abbiamo trovato. Adesso andremo a verificare a chi appartengono tubi e scarichi che sono tutti abusivi e che costituiscono la principale causa della moria dei pesci. Il cantiere delle paratie ha messo in evidenza il problema e l'ha peggiorato riducendo notevolmente la quantità di ossigeno che arriva nella darsena. Ma il 90% della responsabilità è degli scarichi abusivi». Le indagini sono scattate e probabilmente nel giro di qualche settimana si avrà il responso: con le tecniche utilizzate oggi non è affatto difficile andare a ripercorrere a ritroso gli scarichi ed accertarne la provenienza esatta.
In ogni caso la darsena, una volta conclusi i lavori, resterà. «Il collegamento a lago tornerà ad essere quello che era - avevano assicurato i tecnici comunali Antonio Ferro e Antonio Viola durante il sopralluogo con i consiglieri di Palazzo Cernezzi - e il palancolato attuale che impedisce il passaggio dell'acqua è provvisorio e di contenimento. Poi verrà creato un sistema con una paratoia che resterà aperta e si chiude nel momento in cui il lago si alza».
Gi. Ro.

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