Tricolori contro Peverelli:
tensione e scuse in Consiglio

A una settimana di distanza dal "fattaccio", la vicenda ha tenuto banco dentro e fuori dall'aula di Palazzo Cernezzi

COMO - Tensione in consiglio comunale dopo la "disfida del tricolore", finita alla ribalta delle cronache nazionali. A una settimana di distanza dal "fattaccio" (l'assessore leghista Diego Peverelli, lunedì scorso in aula, aveva gettato la bandiera italiana in faccia al consigliere del Pd Vittorio Mottola, che gliel'aveva appena consegnata, e Mottola a sua volta gliel'aveva rispedita sul volto), la vicenda ha tenuto banco dentro e fuori dall'aula di Palazzo Cernezzi. Anche se la serata si è poi conclusa con le scuse di Peverelli e l'opposizione che si è detta soddisfatta e ha considerato chiusa la vicenda.
Prima, però, non sono mancati i colpi di scena. Dalle 19.30, a due passi dall'ingresso carraio del Comune, una quindicina di rappresentanti della Giovane Italia (i govani del Pdl) hanno dato vita a un presidio esponendo uno striscione con la scritta "Rispetto per la bandiera, rispetto per la città" e sventolando alcuni tricolori. Al presidio hanno preso parte anche diversi consiglieri del Pdl (compreso il capogruppo Claudio Corengia) e l'assessore Stefano Molinari.

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