Homepage / Como città
Lunedì 18 Aprile 2011
Ibs Forex, Danimarca e Svizzera
Nascondono i soldi del "crac"
Quasi un anno e mezzo di attesa e ancora nulla. Eccola la collaborazione di Danimarca e Svizzera nell'inchiesta sul dissesto della Ibs Forex, la finanziaria di piazza Grimoldi a Como evaporata nell'estate 2009 assieme a una cinquantina di milioni di euro dei clienti. Soldi che potrebbero essere stati dispersi in mille rivoli.
A Copenaghen ha sede la Saxo Bank, principale broker con il quale la Ibs Forex di Sandro Tiso e Graziano Campagna faceva affari, per investire i soldi dei risparmiatori sul mercato valutario. Da oltre un anno la procura di Como, attraverso la Farnesina, ha inoltrato alla magistratura danese una rogatoria internazionale per riuscire a ricostruire i movimenti di denaro passati dalla Saxo, ovviamente limitatamente a quelli provenienti da piazza Grimoldi oppure in uscita verso conti potenzialmente riconducibili agli amministratori della finanziaria comasca.
Che a Copenaghen ci fosse un conto della Ibs Forex è fatto noto, dimostrato dal prelievo lampo che - stando alle ipotesi investigative - il direttore operativo della fu Ibs, Sandro Tiso, fece nei giorni dell'affondamento per soddisfare le richieste a suon di schiaffoni di quattro promotori siciliani preoccupati di dover spiegare ai loro clienti il motivo per cui al posto dei soldi si sarebbero dovuti accontentare di un pugno di mosche. I modi decisi, con tanto di (presunta) minaccia di defenestramento dagli uffici della finanziaria, sarebbero stati sufficienti a richiamare 3 milioni di euro conservati presso il conto della società alla Saxo Bank e bonificarli sui conti dei promotori siciliani.
Dopo quasi un anno e mezzo di attesa, però, dalla Danimarca non è ancora arrivata alcuna risposta alla rogatoria internazionale, a dispetto dei solleciti compiuti sia dalle fiamme gialle che dal ministero stesso.
Silenzio pure in Svizzera, dove è certa l'esistenza di conti corrente riconducibili ai vertici della Ibs Forex. Anche qui gli inquirenti hanno trovato una traccia, che sarebbe stato bello poter approfondire con la collaborazione - finora assente - degli inquirenti elvetici. Grazie all'unica rogatoria con esito positivo, quella spedita inLiechtenstein, finanza e pubblico ministero sono riusciti a ricostruire il viaggio di una piccola porzione del tesoretto di Ibs. Una traccia che conduce in Belize, nel centroamerica, dove ha sede la Wellinvest company, società titolare del conto corrente numero 224.088.31 presso la Liechtensteinische Landersbank di Lugano. Un conto aperto nel maggio 2008 e chiuso nel gennaio dello scorso anno, da cui è transitato - prima di scomparire nel nulla - un quarto di milione di euro. Tutta la corrispondenza legata a quel conto veniva consegnata dapprima a una casella postale di Lugano, quindi in piazza Bironico 16 a Manno, ovvero a casa di Graziano Campagna, uno dei principali sospettati nel dissesto della Ibs Forex.
Graziano Campagna è al momento l'unico amministratore della società tuttora in carcere, al Bassone. Nei giorni scorsi, infatti, il pm ha dato parere favorevole alla concessione degli arresti domiciliari sia a Sandro Tiso, il direttore operativo della finanziaria, che a Gianluca Priano, presidente del cda. Entrambi avrebbero fatto mezze ammissioni davanti al magistrato e avrebbero in parte collaborato con l'inchiesta. Alla quale però mancano ancora due tasselli importanti: le risposte dalla Svizzera e dalla Danimarca.
Paolo Moretti
© RIPRODUZIONE RISERVATA