"Se l'alambicco non vi piace
Noi siamo pronti a cambiarlo"

Il titolare del Birrificio risponde alle critiche di questi giorni: "A me non dispiace ma sono d'accordo per una soluzione che trovi tutti d'accodo. Solo serve uno studio per trovare l'alternativa"

COMO «Siamo assolutamente disponibili a sostituire l'alambicco con un elemento artistico che richiami la storia o un simbolo della città». Il caso della maxi installazione che occupa la rotonda di Lazzago, all'uscita dell'autostrada, tiene ancora banco. La convenzione tra il Comune e il titolare della società Santa Monica (il Birrificio di Camerlata, di Gabriele Orsenigo) è scaduta poche ore fa e lunedì la giunta ha deciso di “congelare” il via libera al rinnovo per cinque anni, in attesa di un chiarimento sui contenuti dell'accordo stipulato nel 2006. Ieri, intanto, è uscito allo scoperto proprio Orsenigo e si è detto pronto ad accogliere la proposta dell'assessore alla Cultura Sergio Gaddi (aveva suggerito di posizionare una scultura al posto dell'alambicco): «A me interessa trovare una soluzione che possa accontentare tutti – ha detto l'imprenditore – Non voglio mantenere a ogni costo la struttura attuale, sebbene non mi dispiaccia da un punto di vista estetico. Sono disposto a sostituirlo con qualcos'altro, ma non è una decisione che si può prendere dall'oggi al domani. Bisogna fare uno studio e valutare bene l'impatto della nuova installazione, perché parliamo di un'area di 3mila metri quadrati e ci sono delle proporzioni da rispettare. L'alambicco è alto come un palazzo di quattro piani».
Michele Sada

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