Fatture false per 150 milioni
Professionisti davanti al giudice

Chiesto il processo per un imprenditore e tre commercialisti accusati di false fatturazioni e bancarotta fraudolenta. Contestate migliaia di fatture per operazioni fittizie

COMO Novanta milioni di euro circa di fatture per operazioni inesistenti messe a bilancio per «evadere le imposte sui redditi» e quasi 80 milioni di fatture false emesse «per consentire a terzi l'evasione delle imposte».
La procura di Como ha chiesto il processo per un imprenditore e tre commercialisti comaschi accusati di dichiarazione fraudolenta mediante fatture per operazioni inesistenti, emissione di fatture per operazioni inesistenti, bancarotta fraudolenta e ricorso abusivo al credito. L'inchiesta ruota attorno al fallimento della Premium sas di Lasnigo, una società specializzata nella produzione industriale di gelati, prodotti di pasticceria, dolciumi e travolta dal dissesto decretato dal tribunale di Como nell'aprile di quattro anni fa.
I fatti contestati - bancarotta a parte - si riferiscono agli anni a cavallo tra il 2002 e il 2004 quando, secondo gli accertamenti compiuti dagli uomini del nucleo di polizia tributaria di Como la Premium di Lasnigo avrebbe utilizzato ed emesso un numero impressionante di fatture false. In particolare, nel bilancio del 2002 ne sarebbero state contabilizzate oltre mille, salite a 1500 l'anno successivo e diventate 1100 nel 2004 per una cifra complessiva attorno agli 88 milioni di euro; per contro la società - nell'ipotesi accusatoria - ha emesso negli stessi anni quasi 3400 fatture a favore di sette differenti società tutte considerate fittizie dagli inquirenti, per un totale di poco superiore ai 78 milioni di euro.

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