Ecco i nuovi cartelli a Como
Girare in città è più facile

Sul cartello la piantina di Como, le indicazioni per raggiungere i luoghi d'interesse e l'elenco di (quasi) tutti i negozi e i pubblici esercizi nell'area compresa nella cartina. Tutto qui? Per questa città, va detto, non è poco: come è stato ricordato il classico e obsoleto cartello giallo con una scritta nera risaliva a ben 17 anni fa.

COMO Due assessori, il presidente dell'Upcts, funzionari comunali, rappresentanti di aziende e società comasche, tutti attorno a un cartello in un'assolata mattina di maggio.
Sul cartello la piantina di Como, le indicazioni per raggiungere i luoghi d'interesse e l'elenco di (quasi) tutti i negozi e i pubblici esercizi nell'area compresa nella cartina. Tutto qui? Per questa città, va detto, non è poco: come è stato ricordato il classico e obsoleto cartello giallo con una scritta nera risaliva a ben 17 anni fa.
Nel frattempo la città è cambiata, si è espansa e, a Dio piacendo, la presenza di turisti è andata aumentando esponenzialmente. Non era insolito venire fermati per le strade del centro da tedeschi smarriti, francesi dallo sguardo interrogativo (chi li conosce sa quanto gli costa domandare qualcosa...), i russi, gli americani, tutti alla ricerca di delucidazioni che, da oggi, grazie alla nuova segnaletica realizzata dallo Studio Gerosa Olivieri, sapranno cosa fare e dove andare e questo, per una città che si vuole definire turistica, è il minimo indispensabile. I nuovi cartelli sono suddivisi in due tipologie. I C1, installati alle “porte” di Como, nelle stazioni e in corrispondenza degli infopoint contengono, oltre alla mappa, l'indicazione «delle principali rilevanze storico-artistiche e paesaggistiche, i servizi per il turista, l'indicazione degli itinerari tematici suggeriti per la visita nonché le principali indicazioni direzionali». Quelli di tipo C2, invece, riportano i negozi (che non pagano nulla) e la mappa in scala più piccola. Non ci sono solo questi quaranta pannelli (il numero è destinato a crescere): altri dieci, illuminati a led, vedono collocati al loro interno drappi del tessuto pregiato che ha fatto la storia della convalle: è la “Via della seta”, illustrata da Franco Mantero in rappresentanza della storica azienda lariana che ha messo a disposizione questi esempi di creatività locale. Alla conferenza stampa erano presenti gli assessori comunali Etta Sosio (commercio) e Francesco Scopelliti (turismo), il presidente dell'Unione commercianti Giansilvio Primavesi oltre a Mantero e all'architetto Daniela Gerosa. La stagione turistica è già iniziata e Como pare arrivare all'appuntamento preparata. C'è la nuova segnaletica, c'è ShopInComo, c'è una Grande Mostra in atto (con un nome di punta, Boldini, probabilmente sconosciuto agli stranieri e, quindi, ancora più invitante per culture abituate a essere curiose), tra pochi giorni verrà illustrato il calendario degli eventi di Es.Co. (concerti, teatro, film) oltre alle proiezioni all'aperto dell'Arci in piazza Martinelli. Cosa manca? Un lago visibile: avanti con il pratone finto?
Al. Br.

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