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Lunedì 06 Giugno 2011
Rebbio, a tavola con gli ospiti
"I pomodori? Portati da casa"
Le lasagne del menù della domenica erano buone dice una delle ospiti della sede di Rebbio "ma le altre volte ci sono cose che lasciano a desiderare, come la pastina troppo annacquata o il semolino. E poi non servono più pizza, tonno e vitello tonnato"
Il menù di ieri era: lasagne. Arrosto reale al forno. Spinaci all'agro. Cena: minestra d'orzo.Crescenza. Affettati misti. Patate lesse. Merenda: torta. «Le lasagne erano buone, bisogna dirlo. Andavano bene. L'arrosto erano due fettine, ma io ho compensato con i miei pomodori. Guardi, io dico sempre che l'arrosto qua è come il lesso, la carne bollita. Con la nuova gestione c'è solo pesce, maiale e pollo. Sempre quei tre che girano. Il semolino, alla sera, è acqua. E la pastina il brodo non l'ha visto neanche da lontano. Come al mattino. Hanno messo la macchina per il caffè latte. Ma il caffè è d'orzo e il latte è in polvere. E poi spesso la carne è poca. Una volta non bastava neanche per tutti e le signorine, che sono proprio brave, erano anche in imbarazzo. Poi con la vecchia cucina ogni tanto ci davano anche la pizza. Più vista. Sono sempre quelle cose che girano. Ora, certe volte si mangia bene. Stasera la minestra d'orzo la mangio. Poi mi farò dare due fette di prosciutto perché i formaggi sono sempre quelli monodose, la crescenza, la ricotta, non è che mi vanno tanto. Poi. frutta fresca mai. Sempre frutta sciroppata o frutta frullata. Io prendo quella grattuggiata ma ogni tanto potrebbero anche darci frutta fresca». Che i piatti non siano da albergo cinque stelle lo dice anche la madre di un'altra signora ospite: «Mia mamma non mangia tanto e ogni tanto si lamenta perché non le piace il cibo. Di sicuro prima con la cucina a due passi era meglio. Lo dicono tutte le ospiti. Adesso con la scusa che arriva da fuori è ovvio che la qualità peggiora».
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