Il Sociale balla per l'Italia
E manda aiuti in Giappone

Tutto esaurito in sala per i saggi di danza jazz classica e hip hop. Filo conduttore il 150° dell'Unità. Ricavato alle vittime dello tsunami

COMO Non solo lirica. Sono sere da tutto esaurito per il teatro Sociale: in scena, i saggi. Ieri è stato il turno della danza jazz classica e hip hop, che ha richiamato centinaia di amici e parenti. Protagonista assoluta Serena Cilento, ballerina, coreografa e anima dell'intero evento. Sul palco, presentati da Claudia Fasola e Carola Taroni, si sono alternati più gruppi, dalle bambine più piccole alle ragazze la cui bravura è tale da collocarle a mezza strada tra la passione e il professionismo. Nella prima parte dello spettacolo, con sedici rappresentazioni, il filo conduttore è stato l'omaggio ai 150 anni dell'Unità d'Italia, con balletti eseguiti su musiche dei più noti cantautori italiani (compresa l'intramontabile Cristina D'Avena, anche se il più applaudito è stato Fabri Fibra). Nella seconda parte invece il corpo di ballo si è scatenato a briglia sciolta, concentrandosi sulle hit del momento. Molto apprezzati il tango, la danza delle più piccole sul ritmo di Lady Gaga, le California Girls e, in particolare, la danza centrata sul burlesque, la parodia dello spogliarello, nato nella seconda metà dell'Ottocento nell'Inghilterra Vittoriana e recentemente tornato in auge, grazie al talento di Dita Von Teese. Molto ricercati e apprezzati anche tutti i costumi di scena, così come l'ospite della serata. Gli ospiti, meglio, trattandosi del gruppo di musica popolare "I D'Altrocanto". Bravi però anche i percussionisti, forse un poco troppo rumorosi, specialmente per i timpani di qualche zia o nonna particolarmente sensibile. Il ricavato della serata (15 euro a biglietto) oltre a coprire i costi della sala, è stato destinato per le vitteme dello tsunami in Giappone.

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