Homepage / Como città
Venerdì 01 Luglio 2011
Clown in trasferta per Giacomo
Da Berlino il sorriso più bello
Fino a qualche mese fa Giacomo viveva a Como con la sua famiglia, la mamma e il papà. Poi la notizia di una brutta malattia ha sconvolto la sua vita, lo ha costretto a lasciare gli amici incontrati sui banchi di scuola e lo ha portato a Varese, nel reparto di neurochirurgia, dove ha subito una lunghissima e delicatissima operazione. Qui ha conosciuto alcuni volontari del Ponte del Sorriso e i clown dell'associazione i Colori del Sorriso che andavano a trovarlo tutti i giorni quando era al Circolo per giocare assieme a lui.
Fino a qualche mese fa Giacomo viveva a Como con la sua famiglia, la mamma e il papà. Poi la notizia di una brutta malattia ha sconvolto la sua vita, lo ha costretto a lasciare gli amici incontrati sui banchi di scuola e lo ha portato a Varese, nel reparto di neurochirurgia, dove ha subito una lunghissima e delicatissima operazione. Qui ha conosciuto alcuni volontari del Ponte del Sorriso, come Claudiona, e i clown dell'associazione i Colori del Sorriso che andavano a trovarlo tutti i giorni quando era al Circolo per giocare assieme a lui.
«Giacomo è un bambino bellissimo, vivace e molto intelligente. Adora giocare e in ospedale la giornata è così lunga e la degenza sarebbe insopportabile se non ci fossero le attività ludiche dei volontari e i clown - spiega Emanuela Crivellaro, presidente dell'associazione Comitato per la tutela del bambino in ospedale e del Ponte del Sorriso - e la sua storia è la dimostrazione di quanto possa essere miracolosa la terapia del sorriso».
A questa prima operazione infatti, per Giacomo sono seguiti giorni e giorni di terapia intensiva «e le prime reazioni positive del bambino si sono manifestate proprio mentre giocava - assicurano i volontari - e da quel momento la ripresa è stata più veloce». Così il piccolo Giacomo ha vinto la sua prima battaglia contro la malattia, e ora ne sta combattendo una seconda: il piccolo ha infatti subito una nuova operazione al cervello, complicatissima, durata 17 ore e praticata in uno dei pochi centri specializzati in questo tipo di terapia, in Germania. «L'operazione fortunatamente è andata bene e la mamma del piccolo Giacomo ci ha sempre scritto per tenere noi volontari informati sulla salute di questo bambino cui è impossibile non affezionarsi - racconta Crivellaro - In una lettera ci ha scritto che Giacomo era un po' arrabbiato perché nell'ospedale tedesco non c'erano amici speciali come Claudiona o i "claun" come Giogi, Echipuòdirlo, Pimpa e tutti gli altri».
Così la presidente dell'associazione "I colori del sorriso" andare in Germania con la missione "Sorrisi per Giacomo": «Quando si crede fermamente nella sorriso-terapia e clownterapia, niente e nessuno ti può fermare», raccontano i volontari, rientrati con un biglietto in tasca: «Un grandissimo, gigantesco Grazie, a presto!», firmato da Giacomo, mamma Ilaria e papà Ermanno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA