Vandali alla Como nuoto
Saccheggiato il ristorante

Raid notturno nella sede di viale Geno: porte distrutte, rubati soldi e alcolici

COMO - Porte divelte a calci, dispense saccheggiate, un paio di telecamere fuori uso e il sospetto che questo strano raid vandalico sia in qualche modo conseguenza della nuova ordinanza anti fracassoni.
È capitato l'altra notte nella sede della Como nuoto in fondo a viale Geno, di fronte alla Capannina, chiosco bar che nelle ultime settimane fa incetta di clienti giovani e giovanissimi, in larga parte "cacciati" da via Diaz e da altri templi della movida, zittita dal nuovo coprifuoco che, come noto, scatta a mezzanotte (la una nei weekend). Non ci sono prove per dire che il raid nel recinto della società sportiva sia opera di giovani ubriachi, ma è anche ipocrita fingere di non nutrire sospetti: «Hanno distrutto a calci le porte delle dispense e dello spogliatoio dei dipendenti - racconta Davide Grosso, titolare del ristorante della Como nuoto - Hanno distrutto la videosorveglianza, dalla quale speriamo comunque di avere salvato qualche immagine, hanno rubato bottiglie di alcolici, una stampante, due amplificatori del computer e una cinquantina di euro in spiccioli, trovati nel registratore di cassa. Le porte sono, ovviamente, da buttare...». Grosso racconta che episodi simili, anche se non così gravi, si sono registrati, negli ultimi giorni, con una certa frequenza, e in particolare dal giorno dell'entrata in vigore dell'ordinanza anti "movida". Un paio di settimane fa, e sempre di notte, qualcuno si è divertito ad aprire i sacchi dell'immondizia e a spargerne il contenuto lungo la strada. La settimana successiva, l'impresa si è ripetuta identica, questa volta ricorrendo a decine di bottiglie di birra frantumate e distribuite per decine di metri quadri su tutto il selciato. È stato un crescendo:«Alla fine - racconta ancora il proprietario del ristorante - qualcuno ha rotto gli indugi ed è anche entrato, scavalcando la recinzione che è piuttosto bassa... La prima volta abbiamo trovato le sedie e gli arredi in disordine, questa volta (ieri, ndr) si sono spinti molto più in là». L'episodio è stato ovviamente denunciato alla polizia, che ha già svolto un sopralluogo. Le speranze di acciuffare i colpevoli sono legate al tentativo di salvare le telecamere.

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