La videostoria: 30 anni di Aids
A Como sono 700 i sieropositivi

Due i centri di riferimento in provincia: il reparto di malattie infettive dell'ospedale Sant'Anna e la sede Lila di via Varesina. "Aids trent'anni dopo" è il titolo della videostoria realizzata per laprovinciadicomo.it in collaborazione con Dario Tognocchi

COMO - Trent'anni dopo la scoperta del virus dell'Aids, in provincia di Como ci sono circa 700 pazienti, comaschi sieropositivi che si affidano alle cure dell'unità operativa di infettivologia dell'ospedale Sant'Anna e al sostegno garantito dagli operatori della sede Lila di via Varesina.
Il 5 giugno del 1981, i "Centre for disease control and prevention" americani documentarono per la prima volta la notizia di un focolaio di una insolita forma di polmonite a Los Angeles. Poche setitmane dopo fu documentata l'insorgenza di uno strano cancro chiamato sarcoma di Kaposi, in u paziente a San Francisco. Il mondo scopriva l'Aids.
Oggi il contagio non si è fermato: in città e in provincia il numero dei malati è in crescita, ma non si tratta di una cattiva notizia, anzi. E' la conseguenza diretta della efficacia delle nuove terapie e dell'allungamento dell'aspettativa di vita. "Aids trent'anni dopo" è il titolo della videostoria realizzata per laprovincia.it in collaborazione con Dario Tognocchi, con interviste al primario del reparto di infettivologia dell'ospedale Sant'Anna e alla presidentessa della sezione Lila di Como.

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Eco di Bergamo Aids, trent'anni dopo