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Lunedì 08 Agosto 2011
Il cambio rende ricchi gli svizzeri
E' assalto ai negozi per la spesa
Alle 17.16 di domenica dal piazzale scoperto del Bennet all'uscita ci sono 24 auto targate Ticino. Nei posteggi al coperto il triplo o il quadruplo.
È una processione continua, dalla Svizzera e ritorno con bagagliai pieni di spesa.
È una processione continua, dalla Svizzera e ritorno con bauli pieni di spesa. Un tendenza che dura non solo da ieri, ma da mesi. E non solo al Bennet, preso come campione, ma in tutti i negozi del centro e negli altri centri commerciali. Il motivo per cui Como è stata presa d'assalto dagli svizzeri sta nel cambio. «Prima con mille franchi ti davano 630 euro - spiega Alberto Melis, comasco trapiantato in Svizzera -. Adesso te ne danno 900. Hai già guadagnato in partenza». Quasi 300 euro in più. «E il valore sale se anziché far la spesa da noi, la facciamo qui. Si risparmia tanto, ma davvero tanto», dice ancora Melis. Il franco ha raggiunto quasi la parità con l'euro (un franco un euro). Per gli svizzeri è come un invito a nozze. A registrare questa tendenza era stato anche il presidente di Confcommercio Giansilvio Primavesi che aveva annotato, anche tra i colleghi, un aumento della clientela svizzera. Che aveva salvato i saldi, anche tra gli altri colleghi dei negozi del centro. Ma chi abita a Chiasso, Lugano, Mendrisio o negli altri Comuni del Canton Ticino adora anche far la spesa da noi. La moglie del signor Melis, Mirella, è di origine belga. Mostra un deodorante per ambienti liquido, di quello in cui si intingono i bastoncini: «Sa quanto l'ho pagato? Quindici euro. In Svizzera questo costa un capitale».
L'elenco dei motivi per cui è meglio far la spesa nel comasco è lungo: «Noi non veniamo solo qui, ma anche negli negozi. Anche la cartella per la scuola per nostro nipote. Sono più belle qui. Poi la carne italiana è molto meno cara. Anche le verdure. E poi i formaggi italiani e l'olio, qui di si trova buono e non costa come in Svizzera. E poi i gelati. E gli abiti. Più belli qui in Italia». I
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