Paratie, bilancio disastroso
Costi raddoppiati in 4 anni

I costi, una volta conclusa la maxi opera, potrebbero essere addirittura raddoppiati rispetto ai 15 milioni di euro iniziali. «Si sta già lavorando alla nuova variante - dice il primo cittadino - che avrà un costo di 3 milioni di euro finanziati dalla Regione»

COMO - Rischiano di diventare sempre più care le paratie antiesondazione. E i costi, una volta conclusa la maxi opera potrebbero essere addirittura arrivati ad essere raddoppiati rispetto ai 15 milioni di euro iniziali.
In pratica ai 15 milioni e 763mila euro finanziati con la legge Valtellina è stato aggiunto 1.2 milioni di euro per le maggiori quote legate all'Iva e 2.1 milioni messi dalla Regione per la prima perizia (in realtà mai approvata e inglobata in quella da 1.9 milioni discussa alla conferenza di servizi del 4 agosto scorso e approvata da Regione, Comune e Soprintendenza, ma con il parere negativo della Provincia che, di fatto, non consente la ripartenza dei lavori). Si arriva così a 19 milioni e 43mila euro. Ma non basta.
Nei prossimi mesi verrà redatta una terza variante progettuale per la quale il direttore generale Nunzio Fabiano aveva annunciato ai consiglieri comunali durante l'incontro della scorsa settimana di «finanziamento regionale prenotato per 2 milioni di euro». A meno di ulteriori pasticci, nella migliore delle ipotesi, il conto finale sarebbe pari a 21 milioni di euro. Ma il sindaco, Stefano Bruni, parla di altre cifre e, nel dettaglio, di «tre milioni di euro per la terza perizia». Quindi si arriverebbe a 22 milioni. «Si sta già lavorando alla nuova variante - dice il primo cittadino - che avrà un costo di 3 milioni di euro che verranno finanziati dalla Regione. Da qui sono esclusi gli arredi e la pavimentazione che saranno, invece, a carico del Comune. La Regione copre i costi relativi alla parte idraulica e del sottosuolo, mentre l'amministrazione comunale si dovrà occupare di quelli per la parte superiore».

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