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Venerdì 12 Agosto 2011
Con la manovra meno feste?
A Como chi salvò l'Epifania
C'era una volta la festa della Befana. Alla fine degli anni '70, fu abolita, per aumentare la produttività del Paese, ma se è stata ripristinata, fu per l'accanimento di un parlamentare comasco, Marte Ferrari
In parlamento, ricorda, passò la legge per l'abrogazione della festa della Befana, basta ricorrenza il sei gennaio «ed io presentai un emendamento - quasi Ferrari si scalda ancora - ma fu respinto. Era Andreotti presidente del Consiglio». Eppure, Andreotti è romano, poteva ben capire che cosa significa togliere una festa del genere a Roma, facendola slittare alla domenica successiva.
«Non c'erano ragioni religiose nella mia presa di posizione - rievoca Ferrari- erano ragioni laiche. umane, per meglio dire: perché mai cancellare un giorno così bello, legato a tante belle cose?». Doveva essere il 6 gennaio, non l'8, non il 10. È così importante? «Sì, importante - conferma - in quegli anni, c'erano davvero tante cose serie da discutere, in tema di lavoro e di diritti, in tema di crescita e di giustizia e io mi applicavo a tante iniziative, non mi occupavo solo di befana, ma ho trovato posto anche per sostenere la mia istanza: ripristinate quella festa». A proposito: c'è chi ricorda un accostamento. Marte Ferrari si era impuntato sulla festa dell'Epifania e sulla ricongiunzione dei contributi dei cittadini italiani scacciati dalla Libia dove avevano lavorato tanti anni. Negli stessi giorni, sullo stesso piano. La medesima lotta.
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