"Il Consorzio dei laghi
deve sciogliersi"

Il senatore Alessio Butti: «C'è una legge finanziaria del 2010 che prevede la soppressione dei consorzi al rinnovo degli organi.  comuni assumono le loro funzioni»

MENAGGIO Il Consorzio del Lario e dei Laghi minori non ha motivo di esistere, perché una legge ne ha decretato la soppressione e perché è inutile. Servono emendamenti all'articolo della manovra per la riduzione dei costi relativi alla rappresentanza politica nei Comuni, perchéfatto così il decreto è un pastrocchio. Assurdo in questo momento perdersi dietro ai chip per rilevare i tempi delle biciclette in salita. Il senatore Pdl e coordinatore provinciale del partito Alessio Butti interviene pesantemente sui principali argomenti di discussione di queste calde settimane di agosto.
Il Consorzio del Lario e dei Laghi minori deve procedere allo scioglimento perché non più previsto e perché inutile: «C'è una legge finanziaria del 2010 che prevede la soppressione dei consorzi al rinnovo degli organi, alcuni hanno già proceduto, si è poi persino precisato che è escluso solo il Bacino imbrifero montano - spiega Butti -. Mi sembra tutto molto semplice, i comuni assumono le funzioni esercitate dai consorzi. Tutti i consorzi svolgono funzioni e servizi, quindi devono essere soppressi».
Si potrebbe obiettare che i consorzi possono diventare aziende speciali: «Il Consorzio del Lario è una cosa inutile, e non è trasformando una cosa inutile in un'altra cosa inutile che si risolvono i problemi. Altrimenti si dà adito di pensare che non manchino fini clientelari elettoralistici. I comuni come fanno la riscossione di altro possono occuparsi anche degli introiti gestiti dal consorzio, con minori spese. Poi magari il risparmio è relativo, perché i dipendenti vanno trasferiti, ma ci sono i costi di gestione e le consulenze».

Leggi l'intervista su "La Provincia" del 18 agosto

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