Frontalieri oltre quota 51mila
La proposta: stipendi in euro

Lo chiedono le aziende ticinesi per affrontare la crisi: con il cambio di valuta la busta paga si ridurrebbe del 30%. Un precedente nel Canton Giura. Mentre aumentano i lavoratori italiani

COMO - Aumenta il numero dei lavoratori frontalieri in Svizzera, e aumenta il peso dei loro salari sulle casse dell'imprenditoria d'oltreconfine, alle prese con una congiuntura tutt'altro che favorevole.
In questi giorni l'Associazione delle industrie ticinesi (Aiti) ha lanciato la proposta di poter applicare un cambio fisso a 1.30 franchi sull'euro, agganciandovi gli stipendi dei lavoratori italiani che prestano la propria opera in Ticino.
L'operazione permetterebbe di alleggerire la pressione sui conti dell'industria, consentendo ai vari comparti di riossigenare bilanci sempre più asfittici e di tutelare margini di ricavo che, dicono sempre gli industriali, negli ultimi mesi avrebbero addirittura fatto registrare cali del 30, 40%.
In Svizzera c'è già un precedente recentissimo, che ha scatenato scioperi e proteste. Nel Canton Giura un'ottantina di lavoratori francesi - quindi frontalieri - di una azienda di orologi di lusso, la Sycrilor, da fine luglio vengono pagati in euro, con decisione unilateralmente assunta dall'azienda.

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