Paratie, il conto di Sacaim
Batte cassa per 5 milioni

Lettera di sollecito al Comune per risolvere il contenzioso. Rischio salasso: il totale per la mancata sistemazione del lungolago salirebbe a 26

COMO Paratie, la Sacaim (l'azienda che ha vinto l'appalto per i lavori sul lungolago) batte cassa e mette nero su bianco la richiesta - rivolta al Comune - di avviare l'iter per valutare le cosiddette «riserve». Si tratta, in sintesi, di contestazioni relative a lavori già effettuati. Contestazioni che, secondo Sacaim, valgono 5 milioni di euro. Il conto, pesantissimo, era già stato presentato a Palazzo Cernezzi nel recente passato, ma ora l'azienda veneziana (in difficoltà e guidata da un commissario nominato dal ministero dello Sviluppo economico) ha inviato all'amministrazione una nuova lettera per sollecitare la creazione dell'organismo che sarà chiamato a valutare le «riserve». Una specie di ultimatum, con tanto di riferimenti legislativi al Codice dei contratti, che regolamenta in modo chiaro la materia. Il documento è arrivato in Comune da una manciata di giorni e cita, peraltro, una precedente comunicazione datata 28 febbraio, finora rimasta sottotraccia.
Ad analizzare l'elenco delle opere oggetto di contestazione dovrà essere, legge alla mano, una commissione di tre componenti nominati, rispettivamente, dal responsabile del procedimento (nel caso delle paratie il dirigente comunale Antonio Ferro), dal soggetto che ha formulato le riserve (in questo caso la Sacaim) e il terzo, di comune accordo, dai componenti già nominati.

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