Paratie, ci mancavano le crepe
La scalinata scivola verso il lago

Le pietre dei gradini superiori si sono staccate. Nelle fenditure ci passa una mano. Due ipotesi: un problema di assestamento o lo spostamento di una delle palancole

COMO La nuova scalinata a lago mostra segni di dissesto. Le pietre che formano i gradini sembrano staccarsi ed è un distacco evidente ad occhio nudo, come se i conci si stessero allontanando e in qualche caso, passa una mano a pugno tra un elemento e l'altro.
Il fenomeno è stato notato da comaschi e stranieri che usufruiscono del tratto di passeggiata sistemata da Gianluca Zambrotta, sempre animata, soprattutto in queste belle giornate di fine estate e di sera: il parapetto in vetro invoglia ad affacciarsi verso il lago ed è inevitabile constatare il movimento della scalinata, soprattutto nella parte più ad ovest, realizzata con le pietre recuperate dal vecchio manufatto, vera pietra di Moltrasio e granito bianco delle cave di Montorfano.
Nel lago sono state infisse le palancole e traspaiono chiaramente dalla superficie dell'acqua: tra le ipotesi, uno spostamento della palancola a contatto con la scalinata che ha spinto il manufatto di ferro.  Le escursioni del lago, in particolare il livello basso, potrebbero aver giocato un ruolo nel delicato equilibrio, nella sfida tra gli elementi naturali e in quelli artificiali introdotti e quindi potrebbero aver provocato il cedimento: l'acqua scende e scende anche la scalinata, non è trattenuta a forza dalla parete alla quale è attaccata. 

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