Lega: congresso a Varese
I militanti contestano Bossi

Il Senatùr (che dopo avere parlato è stato spostato in una stanza ) ha commentato definendo questa contestazione "una cosa studiata a tavolino da quattro fascisti, come ai tempi dell'Msi"

Da copione è andata solo la parte finale: la nomina di Maurilio Canton a segretario provinciale. Per il resto, la Lega è cambiata. Il grande capo Umberto Bossi non ce l'ha fatta a convincere i delegati di votare Canton per acclamazione. Durante il suo discorso, Bossi ha ripetuto che voleva il sindaco di Cadrezzate come segretario.






La platea a quel punto (o almeno una buona parte) ha iniziato a gridare <voto, voto>. L'intento dei supporter dei due candidati ritiratisi, Leonardo Tarantino e Donato Castiglioni, era quello di votare scheda bianca, raccontano, o scrivere il nome di Bossi sulla scheda. Insomma, non far raggiungere il quorum di 150 voti senza il quale l'elezione del segretario, anche se candidato unico, sarebbe stata nulla.






 Il congresso, rigorosamente a porte chiuse, è iniziato alle 10.30. Lo stato di nervosismo si è visto anche dai maltrattamenti subit dai giornalisti presenti, allontanati dalle porte e confinati in una hall dell'hotel in modo brusco, se non a tratti minaccioso. La conferma di Canton segretario è arrivato solo dopo le 14. Alcuni delegati, uscendo, hanno commentato: <È stata la pagina più nera per la Lega>.






Da quello che raccontano i dissidenti, l'elezione di Canton non sarebbe avvenuta per acclamazione, in quanto la platea non ha mai acclamato. Di fatto, il segretario del congresso, il vicepresidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli, ha confermato l'elezione di Canton per acclamazione.






Se i delegati hanno contestato lo stesso Bossi, il Senatùr (che dopo avere parlato è stato spostato in una stanza accanto e non è rimasto nella platea) ha commentato definendo questa contestazione <una cosa studiata a tavolino da quattro fascisti, come ai tempi dell'Msi>.






Dal canto suo, Canton ha commentato: <Sono stato definito un tagliagole. Smentirò questo soprannome, perché il mio intento è pacificare la Lega>.

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Eco di Bergamo LE IMMAGINI DEL CONGRESSO