La verità sul congresso della Lega
I VIDEO DELLA CONTESTAZIONE

I giornalisti sono stati chiusi fuori dall'assemblea. A una settimana di distanza, "La Provincia" è riuscita a ottenere il video che ha ripreso le scene salienti di quel congresso. Ve ne anticipiamo alcuni estratti

COMO Ecco i retroscena del congresso politico "più blindato" nella storia della Lega a Varese. I giornalisti, in quella fatidica domenica 9 ottobre, sono stati chiusi fuori dall'assemblea. A una settimana di distanza, "La Provincia" è riuscita a ottenere il video che ha ripreso le scene salienti di quel congresso. Se c'è chi ha contestato le ricostruzioni giornalistiche, fatte grazie alle testimonianze dei presenti, le immagini e le parole non possono mentire.






A partire dal discorso di Umberto Bossi, il quale aveva appunto detto di votare: «Spero che votiate Canton e non scheda bianca» il monito del Senatùr. E anche il suo viso sbigottito di fronte alla protesta dell'assemblea e alla presa di posizione di Gibelli, che togliendo la parola al capo proclama Canton per acclamazione. E prima di questo punto, il guanto di sfida dei maroniani al cerchio magico.






Ecco un estratto del discorso di Alessandro Vedani, ex sindaco di Buguggiate e supporter dell'ex candidato Leonardo Tarantino, tra coloro che hanno tentato fino alla fine di non andare a candidato unico. Vedani: «Bossi ci ha insegnato che per fare politica bisogna far funzionare tre parti del corpo, le tre C, il Cervello (capacità dianalisi), il Cuore (la passione) e i C... (nel senso del coraggio). Non penso che [incomprensibile] con le lotte interne che portano avanti interessi di bottega ma non gli interessi generali e questo è molto triste. Il candidato unico, Maurilio Canton, persona per bene, io non ho capito perché è stato candidato. Non so che meriti ha, non so che caratterizzazione politica abbia dato alla sua amministrazione. Non so questo. Tant'è che in giro senti "Canton", Canton cosa? Cosa ha fatto? Io non lo ho capito!Non capisco cosa è stato raccontato al grande capo. Credo che ci sia un blackout comunicativo, un difetto di comunicazione. Bossi dicevache c'è una distinzione fondamentale tra capi e capetti, i capi uniscono i capetti dividono, oggi attorno a Bossi ci sono troppi capetti. [ovazione del pubblico]
Io ricordo solo un episodio che riguarda questi capetti che gli stanno intorno. Lui era in Svizzera, segretario provinciale era LeonardoTarantino, c'è stata la convocazione di un ufficio di presidenza che non solo gli ha dato l'estrema unzione ma gli ha fatto anche il funerale, pensava già a qualcosa di oltre la sua attuale difficoltà,quindi lo avevano già messo via. E in quel momento chi lo ha difeso si chiamano Giancarlo Giorgetti e Leonardo Tarantino e non quello che oggi si proclamano salvatori della patria».






Paola Reguzzoni - «Bugiardo!"[rumoreggiamenti]






Andrea Gibelli - «Questo è un congresso dove ognuno è libero di dire quello che intende...» [incomprensibile]






Alessandro Vedani - «Partecipare a una gara più o meno facendo fuori i propri competitori non è dignitoso. Se fossi io il candidato unico acui hanno fatto fuori gli avversari mi sentirei una merda. Invitoanch'io a votare, votare magari scheda bianca o nulla, scrivendoUmberto Bossi sulla scheda, perché è per lui che si fa tutto questo.[applausi, rumoreggiamenti] Probabilmente sarò buttato fuori a calci in culo, però cito una frasedi Jim Morrison: "Meglio alzare la testa e morire che viverestrisciando"».
[Ovazione]

Alessandro Madron
Marco Tavazzi

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