Polizia, soldi finiti a Como
Le auto non si aggiustano

E i sindacati lanciano l'allarme: andando avanti così non ci sarà più neppure la benzina per le pattuglie. Chiesto un contributo ai cittadini

COMO Tagli alla pubblica sicurezza, la polizia si rivolge ai cittadini e chiede loro la donazione di un "buono carburante", sotto forma di obbligazione per l'ordine pubblico.
«I veri indignati siamo noi, i poliziotti»: è l'esordio dei segretari provinciali dei sindacati autonomi di polizia, Paolo Tabbacco, Siulp ed Ernesto Molteni, Sap.

Oggi, nelle piazze di tutt'Italia si svolgerà una manifestazione con i principali sindacati di polizia Siulp e Sap, insieme ai sindacati di polizia penitenziaria, del Corpo forestale dello Stato e dei vigili del fuoco. Durante la manifestazione, verrà consegnata ai cittadini una cedola a fronte di una donazione che servirà ad acquistare la benzina per i mezzi delle forze dell'ordine e del soccorso pubblico. L'obolo per la benzina delle auto di servizio: siamo a questo punto?

«Anche nella nostra provincia - spiegano Molteni e Tabbacco - denunciamo la carenza di uomini che si farà sempre più pressante e grave, visto l'assurdo blocco delle assunzioni posto in essere dal governo. Abbiamo problemi con gli automezzi che non possono essere riparati per mancanza di fondi, lavoriamo in condizioni precarie dal punto di vista igienico».

«Negli anni scorsi - afferma Tabbacco - sono stati praticati risparmi che fanno da riserva, per il momento. Ma il governo, dopo le tante promesse da campagna elettorale, ha tagliato i fondi di tre miliardi e mezzo per il comparto sicurezza. Da qui, nasce l'iniziativa intrapresa, per far sì che nei prossimi mesi ci sia possibilità di far fronte quantomeno all'acquisto di benzina».

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