Camera di commercio
La fronda degli artigiani

Cofartigianato e Cna chiedono più attenzione verso le imprese: servono aiuti concreti sul credito

Più sostegno all'economia reale e alle imprese anche penalizzando le iniziative culturali e progetti di lungo respiro. Pressati dalle emergenze di una crisi che sta mettendo a dura prova la tenuta delle piccole e medie aziende comasche con la grande emergenza rappresentata dal metalmeccanico, Confartigianato e Cna hanno messo nero su bianco in documento congiunto, la richiesta alla giunta della Camera di commercio di rimpolpare le cifre del bilancio 2012 sui capitoli di spesa per il sostegno al credito e alla formazione.
La lettera è stata presentata ufficialmente venerdì scorso in occasione della riunione del consiglio camerale convocato per la messa a punto del bilancio preventivo 2012.
«In questo momento così delicato per i nostri imprenditori - spiega Alberto Bergna, segretario della Cna - i vertici della Camera di commercio dovrebbero comportarsi come il buon padre di famiglia: scegliere di aiutare chi ha più bisogno, cioè le imprese». Tradotto? «Se devono decidere se spendere 3000 euro per il ponte a Villa Olmo per completare il Chilometro della conoscenza o per rafforzare i contatti tra Como e la Germania sull'export, non ci possono essere dubbi» chiosa Bergna. Punto particolarmente critico, quello del credito, con le banche che stanno chiudendo i rubinetti e facendo mancare il sostegno finanziario alle imprese strette nella morsa di una crisi che non garantisce un lavoro costante e con i tempi sempre più lunghi dei pagamenti da parte dei clienti. Giudicate insufficienti o comunque poco centrate le azioni messe in campo nel 2011 dalla Camera di commercio malgrado i 900 mila euro messi a bilancio. Tra le richieste un monitoraggio costante sull'efficacia delle iniziative per permettere interventi in corsa in caso di necessità.

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