Sgombero e recinzione
Ticosa, via alla bonifica

Sono trascorsi 1.769 giorni dalla demolizione della Ticosa. Quasi cinque anni di nulla. Ieri mattina, finalmente, un passo concreto: l'area dell'ex tintostamperia è stata consegnata dal Comune all'azienda che dovrà effettuare i lavori di bonifica - la Autotrasporti Pensiero - e sono iniziati i "preparativi".

COMO Sono trascorsi 1.769 giorni dalla demolizione della Ticosa. Quasi cinque anni di nulla. Ieri mattina, finalmente, un passo concreto: l'area dell'ex tintostamperia è stata consegnata dal Comune all'azienda che dovrà effettuare i lavori di bonifica - la Autotrasporti Pensiero - e sono iniziati i "preparativi".
Prima è andato in scena l'annunciato sgombero degli abusivi (sette rumeni allontanati), poi tutta la zona compresa tra il maxi parcheggio a raso e il piazzale davanti al cimitero è stata recintata con reti metalliche. Gli operai, che indossavano giacche sgargianti e caschetti gialli, hanno posizionato velocemente le barriere e prima di mezzogiorno l'operazione si era già conclusa. Il prossimo step sarà la pulizia di tutta la superficie esterna, infestata da erbacce e piante cresciute ovunque. Per non parlare dell'enorme quantità di rifiuti e degli oggetti più svariati lasciati nella zona dalle persone che fino a ieri trovavano rifugio nell'area dismessa. Sedie, materassi, stracci, una sorta di tenda costruita con dei cartoni, persino una pianola elettrica: c'è davvero di tutto.
Ultimata la pulizia e il disboscamento, partirà la bonifica del sottosuolo (Palazzo Cernezzi ha finanziato i lavori attraverso un mutuo da due milioni e 400mila euro), con il viavai dei camion. Il Comune ha spiegato che il contratto prevede «scavi, opere provvisionali, asportazione del terreno contaminato e smaltimento in discarica, analisi delle acque di falda (tre volte al mese) così come delle polveri (due giorni a settimana) e del terreno». La titolarità dei rifiuti è stata assegnata all'impresa, «che dovrà quindi assumersi l'onere di tutte le pratiche amministrative relative al materiale da smaltire, oltre a individuare il trasportatore e il destinatario (impianto-discarica)».

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