Ca' d'Industria nel caos
Si incatena al Comune

Il consigliere comunale di Rifondazione Donato Supino è arrivato in municipio a Como e si è fatto incatenare a una colonna: «Bruni nomini il Cda».

COMO Il consigliere comunale di Rifondazione Donato Supino è arrivato nel cortile antico di Palazzo Cernezzi con dieci minuti di anticipo, si è fatto incatenare a una colonna e lì è rimasto per un'ora - dalle 11 alle 12 - tra la curiosità dei cittadini e il passaggio di diversi esponenti politici (dagli ex parlamentari Luciano Forni e Renzo Pigni, al segretario della Cgil Alessandro Tarpini, alla candidata alle primarie del centrosinistra Gisella Introzzi e ancora sono passati a curiosare gli assessori Enrico Cenetiempo e Stefano Molinari oltre all'ex assessore Alessandro Colombo).
Accanto un cartello: «Da circa 5 mesi Ca' d'Industria è in gestione provvisoria. Sindaco Bruni, quando si deciderà a nominare il nuovo consiglio di amministrazione? Subito le nomine. Confidiamo che siano persone serie, competenti e libere da ogni balzello politica.Almeno per una volta faccia quello che la città le chiede».
Supino aveva annunciato la protesta choc lunedì sera in consiglio comunale dando altri tre giorni al sindaco per nominare i membri del cda di sua competenza. Da ieri, come aveva detto, ha iniziato a incatenarsi e lo farà anche questa mattina (sempre dalle 11 alle 12) e finché non ci saranno le nomine.
«Ci sono tutta una serie di indirizzi e decisioni da prendere e che il commissario non porta avanti - ha ribadito Supino - perché serve un consiglio di amministrazione. Mi limito a citare il rapporto con Fms e la questione dei pasti in più che ancora non è stata risolta e si continuano a pagare. Questa situazione sospesa non porta a nulla di concreto, mentre la cosa da fare è quella di avere un cda che possa dialogare con le parti sociali per trovare una posizione condivisa che riporti la normalità».
Bruni: «Sceneggiata inutile».

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Eco di Bergamo Supino incatenato