Addio a Alberto Botta
Il sindaco della svolta

Alberto Botta, 65 anni, ex sindaco di Como, s'è arreso ieri, in una clinica di Milano. La città lo aspetta per l'ultimo abbraccio, come per il primo, quella sera del luglio 1994, quando la Sala Stemmi del Comune di Como era affollata per una svolta storica.

COMO Alberto Botta, 65 anni, ex sindaco di Como, s'è arreso ieri, in una clinica di Milano. La città lo aspetta per l'ultimo abbraccio, come per il primo, quella sera del luglio 1994, quando la Sala Stemmi di Palazzo Cernezzi era affollata per una svolta storica. Forza Italia aveva vinto le elezioni amministrative e lui, presidente del Coni provinciale, affermato commercialista, moglie e tre figli, una famiglia che aveva già dato tanto alla città, divenne sindaco.
Il vincitore non c'era. Erano tutti pronti con gli urrà e i battimani, telecamere, macchine fotografiche, taccuini, microfoni e lo chiamarono: «Ma dove sei? Hai vinto e non ti presenti?». Comparve tardi, controllato come anni di disciplina sportiva gli avevano insegnato, modesto come tutti i veri nobili, asciutto come chi va solo all'essenziale. E fece un gesto come dire: «Lasciate perdere il can can», si assoggettò alle interviste. E disse quello che nessuno si aspettava che dicesse: «Quando uno entra in una casa nuova, che cosa fa? Spazza. C'è da pulire la città, prima di tutto».

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