Nuovo ospedale Sant'Anna
L'autosilo cade già a pezzi

L'azienda ospedaliera diffida la società di gestione della struttura. E accusa: «Difetti nella costruzione»

Troppi problemi all'autosilo del nuovo ospedale. E ora il Sant'Anna inizia a perdere la pazienza. Dopo le ultime criticità emerse all'interno della struttura multipiano, l'azienda ospedaliera fa la voce grossa e invia una diffida formale alla società che - è la tesi - avrebbe già dovuto metter mano ai problemi ma non l'ha fatto.
Si tratta di «Progetto Nuovo Sant'Anna», l'associazione di imprese cui la Regione aveva affidato la realizzazione dell'ospedale, con un meccanismo di collaborazione pubblico - privato che ha consegnato allo stesso gruppo anche la gestione dei servizi non sanitari, fino al 2031.
L'azienda ospedaliera parla esplicitamente di «difetti costruttivi» all'origine di almeno due situazioni balzate di recente alla ribalta delle cronache: la muffa in alcuni vani ascensore e le maxi pozzanghere sulla pavimentazione. Problemi che nessuno immaginava di dover affrontare, trattandosi di un autosilo pressoché nuovo (è attivo soltanto da poco più di un anno).
La presenza di muffa ai piani più bassi della struttura (in tutto i livelli sono cinque) era stata notata pochi giorni fa dagli utenti. Ma anche le pozze d'acqua sono state oggetto di numerose segnalazioni, nelle giornate di pioggia. Chiara la spiegazione fornita dal Sant'Anna: «La muffa è presente sulla parete della canna "shunt" di ventilazione del filtro-fumo ai piani meno 4 e meno 3 dell'autosilo multipiano ed è provocata, come alcune pozze di acqua che, quando piove, si formano sul pavimento dei locali indicati, da un difetto costruttivo al comignolo di aerazione della citata canna di ventilazione, con il conseguente ingresso dell'acqua piovana. Il problema - spiega l'azienda - è stato oggetto di più segnalazioni, tutte verbalizzate e registrate, da noi fatte al concessionario (la società "Progetto Nuovo Sant'Anna", ndr) che è competente alla risoluzione del problema. Di recente è stata anche notificata al concessionario una diffida ad eseguire diversi interventi di ripristino di difetti costruttivi, tra i quali quelli oggetto della segnalazione».

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