Anziana derubata
via con tutti i gioielli

Ci sono storie odiose che raccontano reati odiosi. È il caso del furto subito dalla signora Laura, una anziana vedova residente a Muggiò, in via Fogazzaro, cui venerdì scorso un uomo, ovviamente scomparso nel nulla, ha portato via 20mila euro di valori, oro soprattutto, «i ricordi di mio marito - racconta lei - e di una vita intera».

COMO Ci sono storie odiose che raccontano reati odiosi. È il caso del furto subito dalla signora Laura, una anziana vedova residente a Muggiò, in via Fogazzaro, cui venerdì scorso un uomo, ovviamente scomparso nel nulla, ha portato via 20mila euro di valori, oro soprattutto, «i ricordi di mio marito - racconta lei - e di una vita intera».
Il resoconto della vicenda, che la signora ha ben riassunto in una denuncia presentata in questura, dà conto di un raggiro architettato, purtroppo, alla perfezione, con il coinvolgimento del vicino di casa, anch'egli vittima. «È arrivato al cancello verso le quattro del pomeriggio assieme a quest'uomo che sembrava un tecnico, e che vestiva una pettorina catarifrangente arancione. Al vicino aveva raccontato che doveva affiggere avvisi per la sospensione dell'erogazione d'acqua il giorno seguente ma a me, quando siamo rimasti soli, ha spiegato di essere lì per controllare il mio contatore Enel».
«Saliti in casa - prosegue la signora - mi ha comunicato che, oltre al contatore Enel, avrebbe dovuto verificare anche la tenuta delle pareti di casa, svolgendo una serie di controlli con l'ausilio di certe sue apparecchiature, per scongiurare il rischio di crolli in caso di frane o inondazioni. Da quel momento - continua la signora Laura - sono stata come ipnotizzata».
Il racconto prosegue. Il finto tecnico le domanda prima di poter prendere visione della casa, poi le suggerisce di togliere dalle camere l'oro e i metalli:«Mi ha aspettato di sotto, dove c'è una specie di taverna. Gli ho portato tutto l'oro che avevo e l'ho messo in  un sacchetto di plastica, come mi aveva indicato. Ho agito come sotto l'effetto di ipnosi. Non ho mai sospettato nulla, neppure quando mi ha chiesto di tornare al piano di sopra e di accendere tutte le luci della casa per poter svolgere le verifiche sul contatore. Io l'ho fatto, e quando sono tornata di sotto, non c'era più».
È solo a questo punto che la signora Laura realizza l'accaduto. Si precipita all'esterno, cerca il vicino di casa, gli chiede se abbia visto quel tizio con la pettorina e lui le risponde di sì, che l'ha visto eccome. Non solo: andandosene, il ladro gli ha spiegato che doveva allontanarsi per recuperare una serie di utensili che non aveva con sé. Con sé, invece, aveva l'oro.

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