Bollo, stangati dal Pirellone
Sono 45mila i comaschi avvisati

COMO Guai in arrivo per un automobilista comasco su dieci: la Regione Lombardia ha avviato una maxi operazione di recupero dei bolli auto 2008 non pagati o pagati, ma con errore incorporato. A 45.637 proprietari di autoveicoli immatricolati nella nostra provincia, stanno per arrivare avvisi di accertamento e i destinatari possono fornire la documentazione utile per dimostrare che il bollo, in realtà, è stato pagato. Oppure, devono affrettarsi a pagarlo, se sono inadempienti.
Il problema può insorgere non solo in chi ha versato regolarmente la tassa di possesso, ma ha perduto la ricevuta. Bensì, anche in chi l'ha conservata, ma è sbiadita ed illeggibile: è la sorpresa per coloro che hanno pagato il bollo nelle tabaccherie o nelle ricevitorie Sisal, una modalità molto comoda. Ma la ricevuta viene rilasciata su carta termica che sbiadisce nel giro di pochissimo tempo, benché sia conservata con cura.
Infatti, a volte sono tabaccai e baristi a consigliare di fotocopiare subito la ricevuta su carta normale. E' l'unico modo per conservarla e qualcuno fornisce direttamente il servizio, gratuitamente, ai clienti affezionati, per metterli al riparo da ogni problema.
La Regione prevede un introito da recupero di bolli non pagati di almeno 35 milioni di euro. «Risorse destinate a rientrare nel circolo delle politiche attive della Regione per investimenti e servizi ai cittadini - precisa un comunicato - L'avviso di accertamento non è un modo per far cassa; è un obbligo di legge e anche un dovere elementare di giustizia verso tutti quegli automobilisti che regolarmente pagano quanto dovuto».
Ma possibile che il numero dell'evasione sul bollo sia così alto?
«Per una parte di automobilisti - spiega il comunicato regionale - si tratta verosimilmente di errori nella compilazione dei bollettini, per cui non è stato possibile associare il denaro versato ad un determinato veicolo. Si tratta di 143mila versamenti che attendono una paternità».
L'anno dei maggiori errori, il 2008, quando la maggior parte dei versamenti fu effettuata con il bollettino postale: nella trascrizione dei dati, periodo di pagamento, numero di targa, sono stati commessi errori banali, ma per diverse migliaia di posizioni, non è stato possibile associare il pagamento ad un veicolo. C'è chi dice di aver saltato una casella tra un numero e l'altro, invece di riempirle tutte e per questo ha ricevuto l'accertamento, ma ogni posizione è da verificare.

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