Una città più verde
grazie ai comaschi

Tentadue gli esemplari donati finora di nostri lettori. Stamattina comincia la piantumazione da viale Geno

Da oggi Como sarà una città più verde. Non lo deve alla sua amministrazione, bensì ai suoi cittadini, che hanno messo mani al portafogli per aderire alla campagna "Un albero per la tua città", promossa dalla Famiglia comasca, con la collaborazione de "La Provincia" e il patrocinio del Comune di Como.
Finora sono 32 le essenze donate dai comaschi e oggi, per l'appunto, comincia la piantumazione. I giardinieri inizieranno il loro lavoro alle 9 di mattina dalla via più disastrata (mancano ben 26 alberature) e anche più interessante dal punto di vista paesaggistico, tra quelle censite dal Comune: viale Geno.
«Siamo seri e quando prendiamo un impegno lo portiamo avanti - sottolinea il presidente della Famiglia comasca, Piercesare Bordoli - è importante far vedere che gli alberi regalati dai cittadini vengono messi a dimora. E speriamo che serva anche da stimolo affinché tanti altri aderiscano all'iniziativa». Sì, perché se il dato delle 32 adozioni è confortante, non bisogna dimenticare che lungo i viali cittadini mancano ben 122 alberi. Un problema che non è solo di decoro urbano, ma anche di ossigeno e, quindi, di qualità dell'aria e della vita. Sono queste le ragioni profonde che hanno spinto tante persone di buon cuore, e appassionate della propria città, a versare sul conto appositamente aperto dalla Famiglia comasca i 150 euro necessari per l'acquisto di un albero (alto non meno di tre metri e assicurato per due anni).
Ecco la lista dei donatori: Diego Peverelli, Giulio Bucciarelli, Pier Angelo Marengo e la Famiglia comasca hanno scelto quattro betulle per completare le alberature di via Morazzone; Eugenio Roncoroni ha donato due ligustri per via Ferrari a nome dei nipoti Giacomo Piseri e Giorgio Trombetta; Quelli del '29 un acero per piazzale Gerbetto; Mario Butti ed Elvira Confalonieri un ippocastano per via Campo Garibaldi; due nonne anonime hanno regalato rispettivamente un tiglio per piazzale Gerbetto (dedicato ai "tre angioletti di Laglio") e un ciliegio per via XX Settembre (con dedica a Edo e Fede); altri due ciliegi per via XX sono stati donati da Giuseppe Villani e Paolo Gallisay; dall'associazione Sartanesi del mondo arriva un tiglio per il cimitero di Civiglio; Gerardo Aguglia e Maria Grazia Robbiani ricordano la nipote Nicole Lucini con un ligustro per via Ferrari; l'Usci-delegazione di Como paga un prunus per via Bari; i figli Bocchietti un acero per viale Varese dedicato al papà; i coniugi Cattaneo/Cavadini un platano per viale Cattaneo; i Bucciarelli/Barbaglia un ligustro per via Ciceri e due querce per viale Geno, tutti dedicati al nipotino Domenico; per i due anni di Domenico un'altra quercia (sempre destinata a viale Geno) è stata donata da Maria Bucciarelli.
Gli ultimi arrivi sono: un ligustro per via Dante (Fornaciarini per Chiara e Greg), due querce per viale Geno (una per nonna Beppina Bottegal dai nipoti Eliana, Paolo e Michele Mulotto, l'altra dai fratelli Pipitone), un ippocastano per via Campo Garibaldi (Alfa per Paul Perlmutter), tre ciliegi per via Aldo Moro (due finanziati dalla Classe 1925 de La Stecca e uno da Mario e Gabriella Tieghi), tre esemplari di Prunus per viale Cavallotti (per la nipotina Greta dal nonno Adriano, per la piccola Matilde dalla nonna Marinetta e il terzo da Gisella e Franco), infine un platano per viale Varese (ricordo di mamma Domenica e papà Luigi da Margherita).
Si può contribuire alla campagna "Un albero per la tua città", anche donando quote inferiori ai 150 euro, che poi verranno accorpate: così hanno fatto, per ora, due lettori, Walter Beggio e Angela Arnaboldi. Le coordinate bancarie su cui effettuare i versamenti sono queste: c/c intestato a "La Famiglia comasca - Un albero per la tua città"; Credito Valtellinese, agenzia di via Sant'Elia a Como; Iban: IT07J0521610900000000055566.
Inoltre è possibile, anzi è auspicabile, indicare una persona cara cui si desidera intitolare l'albero. Per informazioni: Famiglia comasca, via Bonanomi 3, tel. 031/271907. Oggi, alla prima piantumazione, non potrà mancare la persona da cui è partito tutto: Giulio Bucciarelli, un nostro lettore che affidò la proposta a una lettera inviata alla redazione la scorsa primavera.
Pietro Berra
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