Baradello, la beffa dell'antenna
Quella dei vigili è rimasta dov'è

Smontato il primo traliccio, resta il nodo del ponte radio della polizia locale

COMO - Via le antenne installate dal Comune - senza autorizzazione - sul Baradello. Due tecnici di un'azienda specializzata, sotto l'occhio vigile di Giovanni Fazio, responsabile del settore Sistemi informativi di Palazzo Cernezzi, hanno smontato e rimosso ieri mattina gli impianti utilizzati finora dall'amministrazione per il servizio di videosorveglianza con le telecamere e quelli per il collegamento dati senza fili delle sedi decentrate (questi ultimi peraltro erano fuori uso da circa tre mesi).
L'inchiesta de La Provincia su questo tema era partita nel luglio scorso, quando era emerso che sulla torre erano state collocate abusivamente alcune antenne (nessuno aveva chiesto un'autorizzazione paesistica al Parco Spina Verde, sebbene il monumento sia vincolato così come tutta l'area circostante). Uno dei simboli di Como veniva insomma utilizzato come una sorta di traliccio. Ieri, la svolta.
L'unica incertezza ora riguarda il destino del palo con il ponte radio della Polizia locale. Il Comune aveva annunciato che sarebbe stato rimosso anche questo impianto, ma ieri l'operazione non è stata effettuata. Per poter procedere, infatti, serve il via libera della stessa Polizia locale e naturalmente è necessario che i responsabili si attivino per trovare un'alternativa al Baradello. Ieri, però, da Palazzo Cernezzi non sono arrivate informazioni certe su questo punto. E gli operai, così come il dirigente comunale dei Sistemi informativi, in assenza di disposizioni specifiche non sono intervenuti sul palo della Polizia locale.

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