Pensioni, in fumo 35 milioni
Coinvolti 73mila comaschi

Ecco chi lavorerà ancora e chi rinuncerà all'adeguamento all'inflazione

COMO - Pensioni, è batosta per tutti. Oltre 15mila lavoratori dipendenti comaschi di età compresa tra i 56 e i 65 anni non potranno andare in pensione come prima, ma dovranno aspettare di raggiungere almeno i 42 anni di contributi. Non basta, occorrono i 62 anni di età anagrafica già dal 2012 se donne e diventeranno 66 anni nel 2018. Per gli uomini: 66 anni dal mese prossimo. A chiunque esca dal lavoro prima dei 62 anni, viene applicata una penalizzazione per ogni anno di età prima dei 62.
Ma la manovra del governo Monti stabilisce il congelamento per due anni dell'adeguamento delle pensioni all'aumento del costo della vita: a farne le spese, saranno 58mila pensionati comaschi, di cui 25mila già colpiti dal precedente provvedimento per dieci milioni di euro complessivi. Per tutti, il mancato adeguamento o perequazione del tre per cento comporta una perdita di altri 25 milioni di euro. In totale: 35 milioni di euro fra il 2011 e il 2013 non entrano nelle tasche dei pensionati e quindi nel circolo dell'economia comasca.

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