La crisi non pesa sui frontalieri
In Ticino sono sempre di più

Aumentano ancora i lavoratori comaschi e varesini oltre confine. Nonostante il periodo economico difficile, nel terzo trimestre 2011 hanno raggiunto la quota di 51.416

COMO La crisi non pesa sui frontalieri. Che hanno messo a segno un nuovo record, per quando riguarda la loro presenza, in Canton Ticino. Nel terzo trimestre 2011 ne sono stati rilevati, infatti, 51.416, 48 in più rispetto al periodo precedente.

L'aumento è stato su base trimestrale dello 0,1%, mentre su base annua ha fatto segnare un balzo pari al 7,8%. È uno dei dati che emerge dal "Barometro dell'impiego di luglio, agosto e settembre" pubblicato oggi dall'Ufficio federale di statistica.


In Canton Ticino i lavoratori frontalieri aumentano in tutti i settori ad eccezione della vendita e più in generale nel terziario, dove si è registrato, rispetto al trimestre scorso una diminuzione dello 0,1%, pari a venti posti di lavoro in meno per un totale di 27.203 impieghi. 434 sono invece i frontalieri attivi nel settore primario, 23778 nel secondario.

Questi dati si vanno ad inserire nel quadro complessivo e definito «incoraggiante» dell'occupazione generale. «Gli indicatori del barometro dell'impiego - indicano dall'Ufficio federale di statistica (Ust) - dimostrano un solido aumento dell'occupazione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente». Con i dati ticinesi che dimostrano l'assenza di variazioni ovvero la completa stabilità delle occupazioni.

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